IPERMERCATO VESPA A NOSTRE SPESE

Già da anni eravamo abituati a ritrovarci Vespa in tutte le trasmissioni Rai, la televisione del servizio pubblico, la televisione pagata da noi, per promuovere il suo libro annuale, puntuale come la Tari e come l’Imu.

Stavolta la sorpresa. Brunone ospite della Clerici nel suo programma di cucina, all’ora di pranzo, e la simpatica compagnia di giro ad un certo punto introduce un nuovo spot. “Dai Bruno, beviamoci anche un bicchiere del tuo vino”. E come no. Scrittore di libri e anche produttore di vini, per chi non lo sapesse. Appunto, per chi non lo sapesse ci pensa la Clerici, in un programma Rai, la televisione del servizio pubblico, pagata da noi, così tutti adesso sanno che si può comprare anche il vino di Vespa, magari in una suggestiva composizione natalizia, idea regalo, libro più vino per le feste in famiglia.

La tristezza. Penso a quanti scrittori venderebbero l’anima per avere mezzo minuto di promozione del proprio libro in Rai. Inutilmente. Penso a quanti valorosi produttori di vino venderebbero l’anima per riuscire a parlare delle proprie bottiglie per venti secondi. Accesso negato.

La Rai apre il mercatino solo per qualcuno, con metodi arbitrari e insondabili, che mai nessuno ha saputo spiegare. Poi arriva Vespa, e per lui si monta la bancarella in ogni angolo possibile. A spese della collettività. Già questo può sembrare ingiusto e incomprensibile, ma c’è qualcosa che appare ancora più insopportabile: che a tutti noi sembri normale. Allora bravo Vespa e brava la Rai a continuare. Quanto prima il lancio della caciotta e dei taralli.

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