IL PANICO PER IL CIBO STA SPALANCANDO LE PORTE ALL’OGM

Qualche giorno fa, Federico Trucco, CEO di “Bioceres Crop Solutions”, intervistato da Bloomberg TV, ha dichiarato che i timori per i rischi connessi a sicurezza e sovranità alimentare stanno portando ad un’accelerazione degli iter di approvazione della coltivazione di colture OGM da parte di diversi importanti Paesi.

Le diffuse difficoltà di approvvigionamento di alimenti, particolarmente condizionate da cambiamenti climatici, conflitti bellici e nuovi assetti geopolitici, stanno contribuendo al superamento delle remore sulle colture geneticamente modificate, con particolare riferimento a quelle cerealicole.

Il manager ha confermato che, fino ad oggi, solo l’Argentina, nazione sede della Bioceres, ha concesso l’autorizzazione a seminare la varietà di grano OGM, denominata HB4, ma ha aggiunto che quanto prima il Brasile ed entro la fine di questo anno gli USA, approveranno questa tipologia di coltivazione.

Questa repentina accelerazione riguarda soprattutto grano e riso, ovvero i cereali utilizzati per l’alimentazione umana, mentre mais e soia OGM vengono, ampiamente e da molto tempo, utilizzati dall’industria mangimistica.

A parere di Trucco, i consumatori starebbero diventando meno sensibili alla problematica determinata dall’uso di colture OGM.

Al CEO di Bioceres ricordiamo che, non i consumatori ma la Procura argentina, nell’ottobre del 2020, aveva già raccomandato la sospensione della risoluzione che autorizzava la semina e la commercializzazione del grano HB4, segnalando la completa assenza di analisi sull’impatto ambientale che questo grano OGM ha sulla salute delle persone e sull’ambiente.

La Corte Argentina si rifaceva al principio di precauzione, perchè nessuno, ad oggi, può dimostrare e garantire che queste colture non siano nocive per la salute umana.

La tecnica dell’introduzione di geni estranei nelle piante risale a circa 40 anni fa, alimentando la speranza, sin qui disattesa, che si potesse arrivare ad una seconda rivoluzione verde, in grado di assicurare benefici in merito alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale.

Gli OGM includono singoli geni di resistenza a parassiti specifici, ignorando il fondamentale principio biologico dell’evoluzione dei parassiti, che come tutti gli organismi viventi, si riproducono, mutano e si evolvono per adattarsi a nuove condizioni, rendendo, sul medio-lungo periodo, inutile il gene introdotto originariamente.

Un po’ ciò che accade negli esseri umani, quando i batteri sviluppano resistenza agli antibiotici.

Questa risposta limitata nel tempo, in realtà, è il lasciapassare per un nuovo problema, ovvero creazione di parassiti resistenti che richiedono nuovi OGM e nuovi prodotti di sintesi per la lotta chimica: un circolo vizioso fatto a uso e consumo delle aziende che producono Organismi Geneticamente Modificati e prodotti chimici.

Ad ulteriore dimostrazione di questa interconnessione, un mese fa, la Bioceres ha acquisito la Marrone Bio Innovations, azienda produttrice di erbicidi con sede a Davis, in California.

E dire che l’industria degli OGM sembrava già vetusta, ormai soppiantata dalla tecnica più raffinata del gene-editing.

Non vorremmo che il panico generato dalla potenziale carenza di cibo venga affrontato con soluzioni parziali o peggio ancora nocive per la salute umana.

Le vie del profitto sono infinite.

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