IL NOSTRO PRIMO WEEK-END DI CALCIO PIU’ FETIDO DELLA SENNA

Rigori, espulsioni, orologi farlocchi sul no-gol, pile scariche negli auricolari degli arbitri, isterie, proteste.

Un sano week di calcio, per gradire in avvio di campionato. In assenza della Senna altra acqua fetida è passata sui campi nostrani, comprese le minacce di morte a Daniele De Rossi, colpevole, secondo i canari delle tastiere, di avere messo in liquidazione Dybala.

A Roma il “mourignismo”ha fatto male, la droga distribuita dal portoghese alla folla giallorossa è ancora in circuito, De Rossi prima osannato come core de Roma adesso è un maiale da mandare arrosto perché ha osato toccare la statuina del talentino argentino (tutti diminutivi apposta).

I social hanno preso il posto del giornalismo, che da tempo ha abbandonato il proprio ruolo critico trasformandolo in faziosità assoluta, pregiudizio, acidità precostituita. Mancano i docenti, all’epoca dei Roghi-Brera-Barendson-Zavoli-Arpino-Carosio-Martellini-Ciotti-Ameri ha fatto seguito un mercato di ambulanti della grammatica, depositari della verità a prescindere, e la prima giornata di campionato ha ribadito il concetto. Il gruppo delle tricoteuses sta sotto la ghigliottina attendendo le teste rotolanti di Fonseca o Conte, voglia di sangue subito, bello fresco. E’ il meraviglioso pubblico, compresi noialtri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *