IL NOSTRO AMICO ELIO CORNO

Elio Corno era un cronista da marciapiede, vero, sanguigno, feroce, immediato. Suo lo scoop di Fabio Capello al Real Madrid, sue mille altre notizie forti di calcio mercato, sue certe gag televisive con il compagno circense Tiziano Crudeli.

Elio non aveva la penna gentile ma sapeva arrivare alla polpa, dunque alla notizia, fiutava l’aria, aiutato da quel suo naso appuntito, un rat de coulisse, dicono i francesi, un retroscenista, apparteneva all’ultima tribù di inviati con Bic e taccuino, non succhiava le domande ai colleghi, era lui, spesso, ad accendere il fuoco.

Interista di fede ma non “Neuroazzurro” come altri pronti alla postura a novanta gradi, critico forte della Beneamata, non accecato dalle chiacchiere da bar che pure lui frequentava eccome.

Al “Giornale” fu il capo della redazione sportiva, erano i tempi in cui si lavorava di telefonate, soffiate, incontri notturni, partite a carte, goliardia e professionalità. Si era trasferito in Puglia, era diventato idolo e beniamino della gente di Fasano, poi il rientro all’origine di Lombardia, il grigio della terza vita era diventato nero e buio, la sofferenza, lunga, gli ha tolto gli ultimi piaceri, l’Inter in testa alla classifica e i vecchi amici con i quali condividere fette di esistenza ormai lontane.

Se ne è andato nella tarda sera di domenica. Mentre si giocava a football.

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