IL MUNDIAL ’82 CHE RICORDO IO

Rischio il coma diabetico. Miele in dosi industriali sul quarantennale di Spagna ‘82, interviste, celebrazioni, docufilm, memorie esclusive.

Nessuno che abbia il coraggio di ricordare il clima tossico di quell’estate, nessuno che osi segnalare il trattamento riservato a Paolo Rossi, con la scoria delle scommesse e una condizione fisica inaccettabile, nessuno che riscriva le cosacce su Bearzot, nessuno che rispolveri la creatina o carnitina, nessuno che riporti al centro le voci di combine tra Italia e Camerun e lo scoop di Beha e Chiodi.

Io preferisco citare quattro nomi e quattro cognomi con i quali ebbi il privilegio e la fortuna di lavorare e di vivere quel tempo: Giovanni Arpino, Gianni Brera, Mario Soldati, Beppe Viola. Dove sono ora in questo giornalismo contemporaneo? Tutto il resto è fuffa.

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