IL FESTIVAL DELLO SCHIFO

E va bene, usciamone pure da bacchettoni. Meglio uscirne da bacchettoni che uscirne da Amadeus, tronfio e celebratissimo per i suoi dati d’ascolto, ma titolare della ditta che nella serata del pienone ha spacciato schifo. Non ho problemi a usare questo termine, l’ha usato Paola Egonu per definire l’Italia in cui non vuole far nascere un figlio suo, lo uso tranquillamente anch’io dopo aver rivisto sui siti quello che avrebbero creato i sedicenti artisti Fedez e Rosa Chemical (in diretta non ho visto il Festival, mi sono divertito molto di più con Lazio-Atalanta).

Sono andato a rivedermeli dopo aver ascoltato un po’ del chiasso per la rappresentazione dei due artistoni, ovviamente definiti dalla critica servile e conformista come molto liberi e molto trasgressivi.

Fossi l’ultimo della riserva indiana, sono qui a dire che amo la libertà di pensiero e di espressione molto più di Fedez e Rosa Chemical messi assieme, ma che questa passione sfrenata per la libertà non mi impedisce di dire una parola chiara e decisa: sì, fanno schifo. Rosa Chemical che simula sodomia con il suo socio Fedez sarebbe libertà artistica? Da qualche parte, trovo ancora la forza per dire no cari ragazzi fluidi, è solo porcheria, anche se voi furbini siete poi bravissimi a buttarla subito in vittimismo, a uscirne da poveri martiri del sessismo e dell’oscurantismo, mentre restate soltanto due poveri martiri.

Ma per piacere. Voi e chi vi ha messi, voi e chi vi difende, voi e chi ci liquida come vecchi moralisti: salite tutti sulla vostra bella nave miliardaria e andate in crociera a quel paese. Non vi dico di andare affa perchè a quanto pare sarebbe un invito a nozze, per tipi aperti come voi.

Direte subito tutti quanti, voi e chi vi ha scelti, che siete oggetto di una campagna politica reazionaria e liberticida. Certo, come no. Conosciamo il disco. Girarala in politica per sentirvi dei perseguitati. Ma è un gioco fesso, cui potete giocare solo voi e quelli come voi. Noialtri trinariciuti sappiamo benissimo che il vostro contenuto, il vostro ideale, il vostro valore unico è provarle tutte, senza limiti e senza scrupoli, con una geniale strategia fondata sulla famosa legge dello squallore, più scandalizzo più parlano di me, più parlano di me più raccatto follower, più raccatto follower più faccio soldi, più faccio soldi più mi si nota e mi invitano nel grande circo equestre dei nani e delle ballerine, dei mostri e dei deformi, dove l’unica vera vittima, l’unica vera perseguitata, l’unica vera emarginata è la normalità.

Basta, davvero basta con questo gioco idiota. La libertà non ha bisogno di eroi come Fedez e come Rosa Chemical. Ridateci Liliana Segre, lei sì eroica, molto più giovane e scandalosa di questi ragazzini invasati e sessomani.

La buona notizia è che Sanremo ha chiuso, così questa brava gente può tornare nel suo recinto on-line, dove si può far di tutto fuorchè studiare. Li accompagni solo un mesto augurio: mai più due spostati del genere in prima serata a Sanremo. E pensare che questi mediocri dirigenti Rai ancora vanno a raccontare Rai 1 come la rete della famiglia. Della famiglia Ferragnez, intendono?

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