IL FESTIVAL DELLE IPOCRISIE

di TONY DAMASCELLI – Mettiamoci d’accordo una volta per tutte: Amadeus, Berté, otto marzo, scarpe rosse, metoo, campagna contro la violenza sulle donne, va tutto bene, anzi benissimo.

Ma poi se ci metti attorno ballerine sensuali che esibiscono culi frementi e i loro partner che agitano apparati vari allora qualcuno dovrebbe spiegarmi dov’è o dove sia l’errore.

Un attimino di logica, please, per evitare di devastarci anche al festival dopo aver ingoiato le veline e le letterine e le voci da youporn che pubblicizzano i profumi e tutto il giro che puntualmente ti distrae, tra uno spaghetto e una sogliola.

Vorrei sentire, ascoltare, capire, comprendere una canzone e i suoi testi per intero, possibilmente con i sottotitoli perché non si capisce una mazza quando i rapper mangiano il microfono e non è praticabile nemmeno il labiale.

Eppoi se deve essere il festival dei “ccciovani” perché costringere la terza età ad aspettare l’ora dei lupi mannari per rivedere il trio da villa Arzilla, Cinquetti-Leali-Bella. Ma piazzateceli dopo Carosello e poi, “a scelta”, si può scegliere se giacere o proseguire nel rosario, anche con la prima erre maiuscola.

In fondo a rovistare dentro il festival non trovi altro che il suddetto Tindaro Fiorello Rosario. Alla prossima.

Un pensiero su “IL FESTIVAL DELLE IPOCRISIE

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr.Tony Damascelli,
    ritengo che i termini siano ormai “sdoganati” : “culi “ e “tette” sono entrati nel linguaggio comune, come quell’altra parolina che , in fondo, rappresenta l’apparato riproduttivo maschile.
    Cinque lettere, dalla C iniziale allo O finale , che hanno di sicuro a che fare con le compagne di merende di cui sopra.
    D’altro canto , è una star ultranazionale della musica anche il buon Adelmo Fornaciari che, già nel secolo scorso, ha sancito che “…una SANA e CONSAPEVOLE LIBIDINE salva il giovane dallo stress…” e pure dall’Azione Cattolica .
    Roba da messa al rogo , od almeno al bando , eppure digerita agevolmente. Se non erro, anche dalle alte sfere ecclesiastiche .
    Dunque, che sarà mai un risoluto invito a combattere e debellare ogni atto di cd. violenza di genere, particolarmente quella sessuale, ed al contempo sparare sui nostri 86 pollici di TV , quasi dovessimo averle a portata (almeno) di mano , parti anatomiche sulla cui piacevolezza non mi permetto di obiettare ?
    È di sicuro la TV SPETTACULO !
    E non ho sbagliato a scrivere.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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