IL DECLINO DELL’OCCIDENTE: LE MAMMINE FANNO RISSE SU CHI HA IL SEDERE MIGLIORE

Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni di attenta osservazione nei confronti della società in cui viviamo, è che la categoria peggiore che esista è dopo tutto quella costituita dai genitori.

Padri che sbavano dietro a donne che indossano dei semplici jeans attillati, altri che s’infervorano sotto i post della Leotta; mamme che si lanciano dei dissing per diatribe culinarie peggiori di quelli tra Fedez e Tony Effe, altre che – tra pettegolezzi e complotti – trasformano le loro vite in Beautiful. Il tutto utilizzando i social come adolescenti al loro primo giorno di grest estivo.

Non è un caso che, nei giorni scorsi, all’esterno della scuola primaria De Lorenzo (elementari e medie) e del liceo classico Vico di Nocera Inferiore a Salerno, si sia materializzata una singolare e ridicola lite. Protagoniste due mamme, che pare se le siano dette di tutti i colori in piazza Cianciulli, a due passi dagli istituti.

Hanno iniziato a litigare, per poi sostenere – con modi di dubbia classe e signorilità – di avere un corpo migliore. Una delle due, forse per dimostrarlo, ha provocatoriamente abbassato i pantaloni mostrando il suo lato B, affermando che il suo c*lo è più bello (uhh, che vanto). Un’azione che ha scatenato l’ira della rivale, una lite sedata dall’intervento di altri genitori intervenuti per evitare il peggio.

Mancavano soltanto l’arbitro e il VAR e diventava lo scontro dell’anno. Alla faccia delle sviolinate sull’emancipazione femminile.

Lungi da me fare di tutta l’erba un fascio, ma queste, al giorno d’oggi, sono le priorità di tante mamme moderne. Accompagnare i figli a scuola, prendere il caffè con le “colleghe” mattutine, spettegolare di altre mamme, salutarsi e darsi appuntamento al giorno seguente spostando ogni conversazione nel gruppo WhatsApp soprannominato “Mamme Strong”. A Napoli pare che le chiamino ‘vrenzole’.

Col tempo ci si conosce di più, si entra in confidenza, nascono gelosie e rivalità e i figli finiscono in secondo piano. Facciamo anche quarto o quinto. Gli stessi figli che poi pagheranno le conseguenze di questi disprezzi infantili, che non riguardano soltanto invidie estetiche, ma anche di carattere economico, matrimoniale ecc, ecc.

Non stupiamoci se poi i giovani di oggi sono maleducati, degli scansafatiche e approcciano ogni cosa con superficialità. Se questo è l’esempio che si ritrovano di fronte ogni giorno, considerando l’ambiente tossico da cui provengono, direi che è inevitabile venire su in questa sconfortante maniera. Tutti possono mettere al mondo dei figli, ma ormai è chiaro che non tutti possono prendersene cura ed essere per loro un modello esemplare.Pubblicità

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