IL 25 APRILE DEI TALEBANI

Per i più scafati e i meno creduloni, quelli che non se la bevono, è l’anniversario della più diabolica pensata americana: organizzare un autoattentato con migliaia di morti, scopo propaganda.

Per i talebani, è un luminoso 25 aprile di riscossa, il glorioso trionfo sull’odioso Occidente, tanto da lanciare il nuovo governo proprio per l’occasione.

Per tutti quanti è comunque l’11 settembre, ed è detto tutto. Non c’è neppure bisogno di tante rievocazioni e di tanti amarcord, perchè più o meno abbiamo ancora tutti i granelli di polvere in bocca, dopo quelle spaventose esplosioni.

Piuttosto, dopo vent’anni esatti, è il momento di fare qualche riflessione e tirare qualche conclusione.

Senza farla tanto lunga: da allora, ci sono regimi – ultimo quello talebano – che raccontano di aver realizzato il mondo perfetto. Altri, appena un po’ più pudici, parlano comunque del loro mondo come del migliore dei mondi possibili.

Per quanto mi riguarda, da occidentale scettico e disilluso, penso di vivere solo nel meno peggio dei mondi possibili. E comunque, vent’anni dopo, guardandomi in giro, mi tengo stretto il meno peggio.

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