I VIAGGI NEL FUTURO E I RITORNI ALLA MARY POPPINS

di JOHNNY RONCALLI – Il cielo è il limite, ma dove finisce il cielo? Capitava, da ragazzi, di trascorrere serate intere a interrogarci, a chiederci, va bene l’infinito, ma poi? Quando comprendi che qualcosa di immensamente più grande di te e di imperscrutabile deve esserci da qualche parte. Quell’impotenza che poi ti accompagna per il resto della vita, perché ti pare inarrivabile quel  mistero, che qualcuno ci diceva fosse privilegio esclusivo dei matematici e dei fisici. O degli astronomi, o dei pazzi.

Tutti questi miliardari che corrono per conquistare lo spazio, per arrivare l’uno prima dell’altro, mi fanno tenerezza in fondo. Come se arrivare oltre l’atmosfera svelasse il mistero, figuriamoci. Tutti questi miliardari vivono il loro essere terreni in modo estremo, questo sì, anche quando oltrepassano il limite terrestre rimangono ancorati nella loro materialità estrema. Non saranno loro a svelarci il segreto dell’infinito, e nemmeno saranno loro a svelarci il senso della nostra finitezza. Certo non a suon di milioni per accaparrarsi un viaggio nello spazio, in realtà il modo più esclusivo per ammettere che bisogna fare tutto finché si è vivi e vegeti, perché oltre altro non c’è.

A margine dei voli di Branson e Bezos, tuttavia, c’è una cosa che mi ha divertito enormemente, mi ha fatto sorridere, mi ha messo di buon umore e in fondo mi ha restituito speranza. Una stupidaggine, lo so, fa proprio ridere, ma dopo aver sbandierato tutta quella tecnologia, tutta quella cibernetica, tutta quella avanguardia, vedere la navicella di Bezos, nel 2021, rientrare in pieno stile Mary Poppins, calare dolcemente sul suolo terrestre grazie a qualche ombrello che addolcisce l’atterraggio, ha rivoltato all’insù le mie labbra.

Sarà l’accostamento, magari stridente, ma ai miei occhi in fondo rassicurante. Come vedere che a fianco dell’emmepitre ci può ancora stare il cd e persino il vinile. Che a fianco del tablet e del virtuale ci può stare ancora la stilografica, che a fianco dell’ebook e di wikipedia possono orgogliosamente resistere libri, vocabolari e persino enciclopedie di carta. Un passo più in là, e vallo a spiegare alle università americane, che a fianco dei grandi contemporanei possono resistere gli autori latini e gli autori greci e tutti i classici a seguire. Poi, se può servire, un ombrello alla Mary Poppins lo daremo anche a loro, agli autori classici, saranno i primi a sorridere.

 

 

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