I TEKNOFEUDATARI A ZERBINO DA TRUMP: E QUESTI SAREBBERO I POTENTI DELLA TERRA

Cosa significa, davvero, essere potente? Immagino che ci siano decine di definizioni di potenza: dalla capacità di dominare il prossimo alla manifestazione della forza pura e semplice. Io preferisco pensare che essere potenti voglia dire, in estrema sintesi, essere liberi: se sei libero, nessuno può comandarti, nessuno può spaventarti e, soprattutto, nessuno può comprarti. Quindi, sei potente: anzi, sei quasi onnipotente.

Invece, lo spettacolo messo in scena a Washington, per l’incoronazione di Donald Trump, ci ha offerto una nuova immagine dei potenti o, perlomeno, di quelli che l’opinione comune, debitamente manipolata dai mezzi di comunicazione, definisce i veri potenti della terra. In definitiva, un manipolo di ricconi. Perché, in quest’epoca di materialismo e di epa, essere potenti significa, a un dipresso, essere ricchi sfondati: avere tanti soldi ti rende bello, intelligente, creativo. In altre parole, ti dà quello che la sesquiplebe crede essere il potere.

Invece, guardateli lì, i nuovi potenti del pianeta, i Musk, i Bezos, gli Zuckerberg: tutti a sbavare, col cappello in mano, come i lecchini di tutte le latitudini e di tutte le epoche, davanti all’apoteosi di un signore pettinato a colpi di bombe a mano e che gesticola come un pizzaiolo di Fuorigrotta. Eccoli, fasciati di dollari e di piaggeria: finti nella loro gioia esplosiva, come falsi sono i loro bei denti di porcellana. E quello sarebbe il potere?

No, signori cari: quello è l’esatto opposto del potere. E’ piuttosto la paura, la più vile e patetica delle paure. Paura di perdere l’autobus, paura di perdere un grammo della propria ricchezza, se non ci si mostra abbastanza proni di fronte alle ubbie di quel buffo signore che comanda sul Paese più guerrafondaio e più ignorante del mondo.

Un tempo, dissero che l’America era passata dalla barbarie alla decadenza, senza incontrare un sol giorno di civiltà: oggi, io non so se questo sia vero o no. So, però, che quella mandata in onda dal Campidoglio è la celebrazione del più clamoroso cattivo gusto e, al contempo, del più desolante servilismo. Cattivo gusto che si può anche perdonare. Servilismo che, da uomini che governano un impero da centinaia di miliardi, non può che spaventarci.

Ma che razza di uomo è questo Trump? E che razza di uomini sono questi suoi uggiolanti succedanei? Bezos, Musk, Zuckerberg ci hanno fornito una lezione esemplare su cosa sia la potenza del denaro: una potenza che non serve a nulla. Una potenza, se possibile, ancora peggiore. Una potenza che si chiama solo potere.Pubblicità

Un pensiero su “I TEKNOFEUDATARI A ZERBINO DA TRUMP: E QUESTI SAREBBERO I POTENTI DELLA TERRA

  1. oreste cirelli dice:

    Buon giorno,

    valide considerazioni le Sue, ma sia riconosciuto a Musk di essere salito su quel carro mentre la competizione era ancora in corso, gli altri hanno atteso di conoscere il vincitore …

    Cordialmente

    oreste cirelli

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