I PRESIDENTI, QUELLE GRAN TESTE DI DAZN

di TONY DAMASCELLI – Nuova rubrica della serie A: Chi l’ha vista? Trattasi di Dazn, che nel linguaggio comune e triviale va a sostituire un altro vocabolo contenente la consonante zeta, doppia: ma che dazn dici? Che testa di dazn! Che dazn vuoi? Oh dazn!

Il calcio tranquillo, si fa per dire, le riunioni dinanzi al televisori, salotto, tinello, bar, si sono trasformate in momenti di blasfemia pura, le immagini si interrompono improvvisamente, problemi di connessione. Dice: ma non sei attrezzato. Negativo, uno può essere superattrezzato, ma le linee sono queste in un Paese dove anche il tam tam avrebbe qualche problema di comunicazione.

Io preferisco il calcio di una volta, stadio, radiolina, eventuale diretta tivvù con parabola, ma il resto, tutto ‘sto mondo di app e buffering mi fa schifo, mi allontana dalla bellezza del gioco, serve soltanto a gonfiare il portafoglio di club sull’orlo del fallimento.

I presidenti hanno accettato i denari di questa nuova piattaforma, altro sostantivo che provoca reazioni allergiche ai vari apparati del corpo, presi i soldi se ne sono fregati della qualità del servizio, si va a scatti, a sussulti, si perdono i sipari della biondissima Leotta, si smarrisce la voce dell’imbonitore Pardo, spuntano domande imprevedibili: a che minuto sei tu?

Forse non hanno capito che il mondo degli scommettitori sta allestendo un business mondiale su quella differenza di “orario”, tipo la Stangata di Redford.

Intanto hanno vinto tutte, tranne la Juventus che ha un portiere con un cognome da ottotipo e due mani da neonato, l’allenatore Allegri ha fatto il furbo panchinando Ronaldo, non sa che di corto muso, come dice lui, non si vive sempre e si può anche fare la fine del ciuco. L’Inter è diversa da quella del coribante salentino, Inzaghi le ha dato serenità, è come passare dall’ossessione alla libertà, idem per la Roma di Mou e per il Napoli di Spalletti.

Non va trascurato il Var che una ne pensa e mille ne fa, gli arbitri sono i veri protagonisti di questo calcio, un po’ come i magistrati del vivere quotidiano. Si è rivisto il pubblico osannante. Specialmente a Nizza.

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