I NOMI E I COGNOMI DEL CASO MORANDI

di JOHNNY RONCALLI – Ponte Morandi, incuria e casualità. A distanza di qualche anno, queste sono le parole che rimangono scolpite nei pensieri dello spettatore dei telegiornali e degli Speciali commemorativi. Rimangono scolpite in me almeno.

I sopravvissuti, gli scampati, i parenti, gli amici, tutti quanti hanno l’inviolabile diritto di dare un nome e attribuire un senso a quel che è accaduto. Destino, karma, caso, maledizione, persecuzione e altro ancora, di fronte all’assurdo ognuno scova il significato che può dare un senso ai giorni a venire, ma io, comodo spettatore della commemorazione, non riesco a scrollarmi quelle due parole dai pensieri.

Ognuno ha la fede che si sceglie e che meglio veste il proprio essere umano, ma io spettatore credo che in questo tragico frantumarsi degli elementi, nessun destino dovrebbe essere contemplato, nessuna predestinazione, solo il caso, l’esatto opposto del destino, ha interrotto alcune vite piuttosto che altre.

E però il caso una causa ce l’ha, l’incuria, e nessuno mai dovrebbe dimenticare che esiste un’anagrafe del caso talvolta, che il caso può avere nomi e cognomi.

E allora, anche se gli occhi si inumidiscono, al pensiero di chi è sopravvissuto e passerà il resto della propria vita a chiedersi perché lui è vivo e chi stava al suo fianco no, le uniche due parole che resistono sono incuria, perché qualcuno è responsabile di questa tragedia, e casualità, perché l’incuria di qualcuno è insipienza solo umana e nessun destino, prerogativa semmai di forze superiori, può essere determinato da tale pochezza. Non consola, certo, e anzi giustifica la disperata ricerca di logica e criterio per una morte che logica e criterio non può avere, ma in questa nebbia che la polvere dei calcinacci ancora non dirada, non c’è alcuna predestinazione.

È solo giusto e forse inevitabile appellarsi al divino per attribuire un senso a questa come a infinite altre sciagure, ma almeno chi è spettatore dovrebbe riconoscere e non dimenticare che a volte è solo un caso.

Un caso che ha nomi e cognomi.

 

 

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