I MIGLIORI SPONSOR DELLA FOGNA SOCIAL SONO I GIUDICI

Massì, insultiamo, mandiamo a dar via l’organo, scriviamo dei vaffa, rutto libero sul web. Ecco l’ultima idea della procura di Torino molto eccitata da tempo su vari fronti, Juventus e affini per dire, ma stavolta pronta a titillarsi chiedendo l’archiviazione dell’inchiesta avviata per la diffamazione che Cristina Seymandi aveva ricevuto, con espressioni varie ed avariate, sui social, dopo l’evento, festa di fidanzamento con il signor Segre Massimo, che l’aveva vista vittima e protagonista dello smascheramento dello stesso compagno, accusandola di averla tradita.

Secondo la Procura lo sputtanamento fa parte del gioco, i social hanno sostituito le latrine degli autogrill o delle stazioni ferroviarie, siti sui cui muri c’era scritto la qualunque, con numeri di telefono per prestazioni accurate oltre a graffiti e frasi raffinate.

Candidi i muri di quei luoghi frequentati da veri gentiluomini, il lerciume si è trasferito sul web, ciurme nascoste da soprannomi, jene pronte a vomitare il proprio intestino, ma per quelli della Procura in fondo trattasi di gente comune.

Alziamo le mani anche se, in verità, avremmo voglia di farle girare.Pubblicità

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