I FUMI DELLA MINISTRA DADONE

Dunque dunque dunque, il Dadone è tratto. La Dadone, pardon.

Informata che uno studente su quattro si fa le canne, informata del dilagare delle Nsp, nuove sostanze psicoattive, la ministra delle Politiche giovanili pensa in grande, pensa cubitale oserei dire, in ossequio al patronimico.

“Ho firmato una proposta per la coltivazione e l’uso personale della cannabis. È tempo di riformare la legge del 1990”. Non la prima e non l’ultima a voler riformare, nemmeno a voler riformare la coltivazione e l’uso personale della cannabis.

Ora, giusto per sgomberar la tavola da stoviglie e vettovaglie, non si tratta di essere bacchettoni, all’antica o ciechi di fronte al contesto, che sarebbero i giovani d’oggi nel mondo di oggi. Il sottoscritto ha fumato una canna prima che la ministra stessa fosse al mondo, giusto per chiarire, ma questo non mi impedisce di pensare che se l’idea di liberalizzazione nasce dai dati correnti relativi agli studenti, trovo l’idea molto pericolosa, quantomeno. Se vediamo che tutti vanno in autostrada a 180, qual è la soluzione: alzare il limite a 200?

Proprio la lettura dei dati che inducono la ministra alla pensata dovrebbe far riflettere sulle guarnizioni slabbrate che tengono in sesto la nostra gioventù. Ripeto, non è la canna in sé, ma una gioventù che è abituata ormai all’accesso incondizionato e acritico a tutto quel si può e tutto quel che non si può, o non si dovrebbe. La trasgressione della fumata di cannabis o hashish, per altro non così assimilabili, non nasce oggi, non nasce ieri e nemmeno l’altro ieri e nel tempo si è diffusa poi la convinzione che rendere lecita la trasgressione, qualsiasi trasgressione, possa attenuarne l’attrazione.

Se la considerazione ha un suo fondamento, certo non vale per ciò che ha potere autodistruttivo, inebriante o comunque equivalente al direttissimo per un paradiso artificiale.

E penso sì alle canne, ma penso soprattutto al dilagare delle nps, il cui fascino dovrebbe indurre la nostra ministra a meditare, cominciando, sia detto per l’ennesima volta pur senza illusione che sarà l’ultima, dalla considerazione che non è vero che non c’è attinenza tra le due, certo non è vero a quell’età, quando è così alto il rischio che l’illegittimo e lo sballo disponibile inneschino un nefasto effetto domino, senza filtri e senza discernimento, perché conta oggi e solo oggi, ora e solo ora. E allora la canna spinge ad altro che spinge ad altro. Scoperta dell’acqua calda, ma acqua così bollente da ustionare.

Se ora abbiamo uno studente su quattro che si fa le canne e un numero imprecisato di nuovi giovani drogati da nps, il numero non potrebbe che aumentare. O davvero la ministra crede in un sano e coscienzioso autocontrollo a seguito della liberalizzazione?

Provo a buttare l’occhio al di là dell’oceano, provo a pensare al mercato libero delle armi negli Stati Uniti, e quel che vedo è che il libero accesso non abbatte il desiderio di possesso di un arma. Da parte degli adulti, certamente, ma, a parte il fatto che risulta comunque estremamente facile anche per un minore procurarsi un’arma, in generale maggiore circolazione e densità di armi nelle case significa maggiore accesso per tutti.

E gli effetti li conosciamo bene, attraverso le narrazioni delle periodiche stragi nelle scuole americane. L’effetto domino è sempre implacabile.

Mi inquieta sempre questa illusione che i giovani di oggi siano considerati maturi al punto di poter governare tutto ciò che passa loro davanti agli occhi, dove per rispetto alla natura, alla crescita, a loro stessi, dovrebbe essere consentito loro di stare alla finestra, guardare cosa succede nel mondo, lasciarsi affascinare, oppure indignarsi, ma consapevoli che arriverà il loro momento.

E invece no, periodicamente eccoci a proporre la patente e il voto a sedici anni, poi il fumo libero, poi chissà.

Servirebbe più rispetto, per i nostri ragazzi innanzitutto. E per i ragazzi delle generazioni che la giovinezza non l’hanno mai conosciuta, non perché morti prematuramente, ma perché in altre faccende affaccendati, schifezze da adulti che avrebbero volentieri evitato, in favore di qualche anno di innocenza e spensieratezza.

Ci pensi la ministra, ma non troppo. Non vorrei finissimo avvolti da una coltre di fumo, per il troppo pensare.

2 pensieri su “I FUMI DELLA MINISTRA DADONE

  1. Cla Tru dice:

    Credo nessuno si aspetti che dalla liberalizzazione si abbia un calo dell’uso, me è logico presupporre che ci saranno meno entrate per la malavita organizzata la quale recluta nuova manodopera che da piccoli spacciatori magari poi diventano veri e propri delinquenti e che le organizzazioni reinvestino i proventi in ben altri giri loschi.

  2. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. JOHNNY RONCALLI,
    non commento quanto lei condivisibilmente ed educatamente scrive.
    Mi rivolgo direttamente al Ministro Dadone dott.ssa Fabiana.
    Lo permetterà, Sig.ra Ministra della sgangherata Repubblica Italiana. Lo voglio sperare, non foss’altro perché esponente di un movimento politico che ha davvero rotto . Gli schemi e le formalità, intendo . Democrazia digitale , diretta come dare del tu ad una persona che non si conosce , magari di un’età che merita discrezione e rispetto.
    Mi scuserà di questi termini da secolo scorso, ma mi ritrovo ad aver avuto anche io i natali il 12 febbraio , ma di qualche anno prima di Lei.
    Ciò non toglie che pure il sottoscritto possa valutare, riflettere , e magari sforzarsi di capire. Prerogative non esclusiva di chi ci “amministra” , ma di chi si limiti a far buon uso dell’intelletto .
    Senza tanti grilli per la testa.
    Forse, e dico forse, un esercizio arduo per chi sia dichiaratamente e convintamente “grillino”.
    Non voglio farla lunga.
    Come si dice sovente in presenza di un’ Autorità , Lei m’insegna che….
    Ciò premesso , considerato il particolare momento che il Mondo, non solo il Bel Paese , sta vivendo , soffrendo ed affrontando , sul quale farei torto alla Sua intelligenza accennandone anche solo brevemente , mi domando quale profondo ragionamento, ed altrettanto indifferibile motivo, può averLa determinata (pare insieme ad altro illuminato scranno parlamentare) nell’individuare nella sostanziale liberalizzazione del cd. “fumo” la…madre di tutte le battaglie.
    Francamente, fatico a comprendere .
    Lei, sig.ra Ministra Dadone , ai miei occhi è davvero stupefacente.
    Intendiamoci : ho riguardi allo stupore , non ad altro che ha a che fare con quella che tra i comuni mortali ancora viene chiamata droga.
    Con ossequio.
    Il Cordialmente sarà per un’altra volta.
    Fiorenzo Alessi

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