I FRANCESCANI DEL BONUS COVID

di CRISTIANO GATTI – Malvagi e sospettosi noi, che ci siamo indignati (ogni tanto succede ancora: buona notizia) contro i parlamentari e i consiglieri in coda per scucire allo Stato (a noi tutti) i 600 euro destinati ai poveracci rimasti senza entrate, causa Covid. A questo punto dovremmo persino sentirci in colpa, dovremmo vergognarci per la nostra grossolana e sbrigativa censura morale, bieca manifestazione di populismo, antipolitica e qualunquismo forcaiolo. Pentiamoci, quanto meno. Perchè tra le pieghe di questa faccenda così squallida  – e facciamoli, questi nomi -, a quanto pare si nascondono storie e situazioni di una nobiltà eccelsa. Slanci di altruismo francescano che nessuno di noi cinici nemmeno immaginerebbe. E’ tutto un affiorare di retroscena nobilissimi.

L’esempio più luminoso: il coordinatore del centrodestra nel municipio di Firenze, Ubaldo Bocci, già sfidante di Nardella per diventare sindaco, non ha chiesto i 600 euro per sè, quando mai, pura cattiveria il solo pensarlo, basta ascoltarlo: “Li ho riscossi per darli in beneficenza, ad associazioni impegnate nel sociale”.

E allora, cosa dire adesso, davanti a tanta dimostrazione di lungimiranza politica e di generosità disinteressata? Dove vanno a finire le nostre pulsioni moraliste?

Io direi questo. Tanto per cominciare, siamo di fronte a un caso davvero complesso, che mette e dura prova le nostre certezze e smuove da dentro i nostri dubbi.

Cercando di essere giusti, possiamo metterla così. Se davvero Bocci è l’altruista che con forza rivendica di essere, a lui tutta l’ammirazione e le scuse della nazione, senza se e senza ma, al limite con la piccola obiezione che un’altra volta, per evitare equivoci, i 600 euro di beneficienza può metterceli anche di tasca propria, considerando il suo reddito (nel 2019, 270mila euro). Dia retta, sul serio. O davvero vale la pena rischiare la reputazione ricorrendo a questo sotterfugio di prendere da una parte (sussidio anti-Covid) per spostarlo a un’altra parte (associazioni), tenendo comunque conto che per aiutare dei bisognosi si scippa denaro ad altri bisognosi? Davvero è un’idea così nobile? In ogni caso, se è andata così, applausi al nipotino di Madre Teresa e tante scuse per i sospetti e le maldicenze.

Se invece – caso due – Bocci s’è inventato questa storia del bonus in beneficenza soltanto per salvare la faccia, in qualche modo, persino giocando sulla pelle dei disperati, allora siamo in presenza di una porcheria d’uomo, di un politicante da quattro soldi, a dirla tutta di un vero pidocchio, certo il peggiore di tutti questi furbastri scoperti dall’Inps.

Quale delle due, francescano o pidocchio? Tutti noi dobbiamo fare un passo indietro e sospendere il giudizio. Chi siamo noi per giudicare, scriveva evangelicamente Tolstoj. La risposta vera, l’unica, la conosce soltanto Bocci. La sua coscienza. Auguri.

Un pensiero su “I FRANCESCANI DEL BONUS COVID

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Dott. Cristiano Gatti,
    È condivisibile che con l’avanzare degli anni, una delle poche cose sicure ed inesorabili sulle quali – grazie a Dio ed a Lui solo – si può fare granitico affidamento , si possa non migliorare.
    Di carattere , quanto meno.
    Forse , così si dice, anche di cervello.
    Quanto all’inventiva, permangono dei dubbi. Almeno per il sottoscritto.
    Pur con la professione che esercito da alcuni decenni, la storia di chi “ruberebbe” ai poveri , per poi beneficiarli di quanto avuto di non dovuto, francamente non l’avevo ancora sentita.
    Il problema non è di poco conto , nonostante Lei la metta (anche) sull’ironico.
    Può rischiare il “beneficiato” di simile forma di beneficenza ? È quesito giuridico da togliere il sonno (di tutti, non solo quello dei Giusti , ridotti a minoranza in via di estinzione) .
    La butto lì, per alimentare il dibattito: può configurarsi , in capo ed in danno del beneficiato una fattispecie , ancorché concorsuale , di ricettazione ? O, peggio, di riciclaggio ? O, ma in termini più sfumati, di favoreggiamento del furbastro benefattore “nipotino di Madre Teresa di Calcutta “ ?
    C’è poco da scherzare , alla faccia dell’ INPS e delle sue meritorie funzioni.
    Comunque, lascerei perdere i Francescani . E perfino il BONUS (termine latino inequivoco e non confacente al caso) , ed altresì il Covid, tutto sommato un virus.
    Un essere (umano o meno non sta a me dirlo) come parrebbe essere l’Ubaldo in questione non solo lo…BOCCI (non facile, gioca in casa) : per dirla alla Toscana, meglio se…lo STRONCHI.
    Rimedio un pelino tranciante, forse vagamente poco caritatevole , ma di pratico beneficio sociale.
    Alla fin fine, si consegue comunque il risultato auspicato.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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