I CITTADINI MODELLO DELLA JUVE

di TONY DAMASCELLI – Il lockdown? Beviamoci sù, dai, facciamo una festa, siamo in tre, poi diventiamo sei, forse quindici, non sono tutti congiunti, belle femmine, musica giusta, si va oltre l’ora del coprifuoco, annoicheccenefrega delle ventidue, si va ai supplementari, se necessario anche ai rigori ad oltranza.

Hanno bussato alla porta, gente in divisa, rossonera, tipo Milan, ma non da gioco, uniformi con guanti e bandoliera, trattasi di carabinieri. Che succede? La villa di McKennie diventa un ansimare di voci e respiri, Arthur non sa da che parte andare, come gli accade sul campo di football, Dybala vorrebbe ricorrere alla maschera come usa fare dopo un gol, altri partecipanti al ritrovo vengono individuati e verbalizzati, alcuni se la sono svignata, in tutto fanno quindici, quella sporca dozzina più tre panchinari.

Commediola miserabile. Scandalo, la Juventus si presta alla vergogna, non si fa mancare proprio nulla. Ci sarebbe il derby da giocare sabato, ci sarebbe stata l’eliminazione di Champions, ci sarebbe la torta in faccia del Benevento, ci sarebbe anche mercoledì sette di aprile la famosa partita sospesa nei cieli contro il Napoli, ma una serata tra amici è doverosa, anche perché ‘sti ragazzi soffrono troppo, prigionieri nei loro monolocali, d’altra parte anche Ronaldo aveva dovuto salire a Courmayeur per cambiare aria, 400 euro di multa e che sarà mai, dovremmo capirla che i fenomeni sono stanchi di subire tamponi e di andare in bolla, meglio il ballo e altro tipo di tampone, meglio fare fessi quelli che rispettano le leggi, le norme, i decreti, se i bar e le balere sono chiuse è dunque giusto allestire lo show tra le ristrette quattro mura, tinello e cucinino.

Dicono che sia scattata la doppia multa, quella della Benemerita e quella del club. Per tipi da mezzo milione al mese di euro è come una pernacchia, prevedo scuse di repertorio, bacio della maglia, atto di fede verso il loro meraviglioso pubblico. Non altro. Del resto c’è il derby, forse, chissà. Vincerlo sarà l’occasione per un brindisi. A porte chiuse, viva il football, so’ ragazzi, fine del giallo. E noi in rosso scuro.

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