FUORIGIOCO FUORIDITESTA

Aveva ragione Tony Dallara: Come prima più di prima.

Per i diversamente vecchi, dunque giovani o giù di lì, segnalo che si tratta del brano scritto, nel 1957, da Domenico Modugno e cantato, anzi urlato appunto da Antonio Lardera, in arte Tony Dallara.

Sessantacinque anni dopo, il calcio si offre a polemiche e insinuazioni sugli arbitri, nemmeno il famoso Var ha chiarito la questione, anzi ha acceso polemiche forti, confermando che gli arbitri hanno preso in mano il giocattolo e non vogliono mollarlo.

Nell’ultimo weekend viste cose ormai abitudinarie, rigori fasulli, fuorigioco ignorati e su questo vorrei soffermarmi. Il termine originario inglese è “off side”, stava per fuori dal lato, dalla linea, dunque oltre la stessa. Oggi, dopo svariate e incomprensibili modifiche, siamo arrivati a un gomito, una scarpa, una testa, un ginocchio oltre il difensore (anzi difendente!) avversario, così complicando ai massimi la lettura dell’episodio, ma offrendo all’arbitro la possibilità di diventare protagonista. Non bastando questo hanno aggiunto non soltanto un delegato al video ma anche un suo assistente, oltre all’arbitro di campo, ai due assistenti di linea e al quarto uomo, totale: una mezza dozzina che prevede dei costi e illumina di immenso la categoria. Eppure l’errore resiste, eppure le polemiche aumentano. Si gioca sul dubbio e così si procede.

Ultima annotazione: tre partite alla fine del campionato, ma con orari sbilenchi in omaggio alle tivvù, contro la regolarità per la lotta verso lo scudetto e quella per non scivolare in serie B. Silenzio assoluto di Lega e Federcalcio. A voi studio.

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