FORMIGLI E GLI ALTRI DEL CIRCOLINO “LA7”, MUSCOLARI A TARGHE ALTERNE

Vorrei rinascere Formigli, cioé Corrado, quello de “La7”. Quello che stava a Londra a scrivere, come corrispondente, de “Il Manifesto”. Mica banana split e hot dog, roba forte perché il Formigli sa il fatto suo e quello degli altri.

Stavolta si è esibito sull’episodio criminale del morto extracomunitario, Alika ammazzato dall’assassino italiano Ferlazzo Filippo, ammonendo il popolo dei social: “Attendiamo post indignati di Matteo Salvini e Giorgia Meloni”.

Bravo, così si fa, bisogna mettere gli attributi sul tavolo o in una piazza pulita, almeno così pare dal titolo del suo talk show, perché lui la conosce come nessun altro l’indignazione dico, anzi ha specificato di essere sorpreso dalla reazione della Meloni che gli ha sparato contro “sciacallo”. “Penoso, sciacallo: così parla un’aspirante leader di governo. Chapeau. Preoccupante come Giorgia Meloni confonda il diritto di critica esercitato dai giornalisti e tutelato dalla Costituzione con la propaganda, legittimo strumento dei partiti per farsi votare”.

Ecco, appunto, questo è il problema, la propaganda, aggiungo io quella in tivvù là dove il diritto di critica, tutelato dalla Costituzione, va a farsi benedire quando compaiono personaggi cari al Formigli Corrado, tipo De Benedetti l’Ingegnere o Prodi, il professore, allora Formigli cambia l’espressione del volto, le maniche della camicia, arrotolate stile London by “Il Manifesto”, improvvisamente si allungano stirate come farebbe un eccellente Jeeves al servizio di, le domande sono fucilate, la critica è feroce, come no, manca l’inchino, la riverenza e la penitenza, poi l’opera buona sarebbe completa, Ingegnere e Professore ringraziano cortesemente Lei e famiglia.

Ci deve essere, a “La7” di Cairo Urbano, un ufficio timbri, se hai tutte le tue cose e idee a posto allora viene firmato il lasciapassare e puoi entrare a far parte del club Gruber-Scanzi-Travaglio-Merlino-Floris-Telese-Giletti-Parenzo-De Gregorio-Damilano-Labate, una squadra allenata da Mentana che schiera un 1-1-1-1-1-1-1-1-1-1-1 inimitabile, esclusivo, ognuno fa reparto da solo e ognuno vince la propria partita, l’importante è che l’avversario sia quello lì, perché altrimenti lo schema diventa 1-10, tutti in difesa davanti alla propria porta e Formigli, colonna del team, pronto a rilanciare palloni come lui e soltanto lui sa fare. Sciapo’, come direbbe Cassano, mister Corrado.

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