di TONY DAMASCELLI – Entusiasmo tra i cittadini di Monza ascoltando in lontananza le note dell’inno di Mameli: sta a vedere che ha vinto la Ferrari. Poveri romantici e nostalgici: le rosse, di vergogna, erano già in officina, sul podio l’Alpha Tauri.
Che roba è? E’ l’ex Minardi, ritornata in vita con denari austriaci e giapponesi, giornata storica per la scuderia di Faenza mentre a Maranello il parroco deve aver tenuto a bada i fedeli, delusi e arrabbiati, pronti a tirare giù il campanile e la campana.
La macchina di Vettel ha preso fuoco, non avendo più addirittura i freni, quella di Leclerc è andata diritta fuori pista, roba da togliere la patente a tutti, da Elkann in giù.
Ma della Ferrari non si può scrivere e dire se non bene, come si usa con gli stilisti dell’alta moda. Dunque ho ascoltato, in telecronaca Sky, il commentatore, desolato, annunciare testualmente: “Peccato per Vettel, stava lottando per la terzultima posizione”.
Se potesse, il Drake verrebbe giù per metterli tutti al tornio a lucidare i pistoni e le candele.
Ovviamente i francesi hanno titolato Gasly Heroique, il loro pilota di Normandia ha fatto lo sbarco imprevisto a Monza, ovviamente le gazzette nostrane lo riportano come milanese, qui vivendo per amore di Caterina che però studia a Bologna, un bel minestrone biancorossoverde e blu per nascondere la mietitrebbia di Vettel e il decespugliatore di Leclerc.
Strana davvero questa domenica di formula 1, Hamilton non ha visto un semaforo ed è stato punito per vendetta, l’Alpha Tauri, sconosciuta ai più, con un nome da Star Trek, diventa la nostra bandiera da sventolare al prossimo giro, sempre in attesa che qualcuno si svegli in casa FCA e affini.
A proposito, viste le Frecce tricolori disegnare il cielo sopra la pista, spettacolo meraviglioso, unico, patriottico. Per fortuna non montano i motori di Maranello.
“La mietitrebbia di Vettel e il decespugliatore di Leclerc”…Damascelli mito!
Non riuscirei a smettere di ridere se non ci fosse da piangere.