FELICITA’ FRITTELLA

di GHERARDO MAGRI – Fiere e sagre di fine agosto. Sono attirato dallo stand della frittella zuccherata, nota anche come bombolone, come fosse il pifferaio magico. Il profumo di questa leccornia m’inebria. Guardo in modo trasognato la sua rotondità imperfetta e sogno già il primo morso. Sono in trance, non sento più rumori e non vedo più nessuno. Sono completamente soggiogato e non aspetto altro che il venditore mi porga quella prelibatezza interamente coperta dallo zucchero, il gesto finale e sacro che si compie dopo averla tolta gocciolante dall’olio bollente.

L’addento e il mio viaggio inizia. Un turbinio di ricordi mi assale. Sono bambino e vengo tenuto per mano dai miei genitori e poi dai miei fratelli maggiori. La festa patronale, la festa di quartiere, qualunque festa. Appuntamenti imperdibili per un bambino, per un ragazzo e anche per un uomo fatto. Coi calzoncini corti, cerco di dirigere i grandi verso quello che sarà la mia bancarella preferita e, senza grandi capricci, mi accontentano.

E’ un amore a priva vista: la forma sprizza subito simpatia, il gusto fa il resto. Lo zucchero che scricchiola sotto i denti entra in circolo direttamente nel cervello e nel cuore, un effetto dopante immediato. La morbidezza della cornice completa la magnifica sensazione di masticare qualcosa di unico, che assomiglia alla sensazione di quando si mangia una pizza. Ma qui è l’apoteosi del dolce. La bocca si riempie di granelli di zucchero e, morso dopo morso, si arriva alla parte centrale più croccante, che gli dà il tocco finale. L’esperienza sensoriale è così forte che mi rivedo a tutte le età, sorridente e trasecolato, le immagini scorrono veloci nella mia mente. Meglio con gli occhi chiusi, perché le sensazioni sono ancora più forti. Anche l’olfatto, totalmente rapito dalla dolcezza, aiuta a creare un nirvana assoluto del sapore. Non riesco a fare a meno di sorridere e ho l’impressione che tutti i problemi si dissolvano e che la speranza e la gioia siano gli unici sentimenti superstiti. I dejà vu dei momenti più belli è vorticoso.

Sono pochi minuti ma che mi cambiano sempre l’umore. Riapro gli occhi e ho la percezione che il mondo sia migliore di prima, l’effetto positivo è trascendentale.

Si ritorna bambini con soli tre euro, la giostra della tua vita felice è a portata di boccone. L’eterna legge dei saggi, il centro sta nelle piccole cose.

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