FANFARE PER L’IMPRESA AZZURRA A MALTA

Buone notizie da Attard, villaggio maltese dove l’Italia di Mancini, dopo aver cantato più volte Dov’è la vittoria, infine l’ha trovata senza porgere la chioma. Questa – la chioma – è proprietà del cittì azzurro molto nervoso (gli è scappato in diretta internazionale un porca tro.. e potrebbe essere accusato di sessismo), l’ inquietudine ha finito per scuotere la zazzera, un ondame reduce da una mano di minio, rinforzato dall’antiruggine per farsi capello di tendenza, al suo fianco Oriali, pronto alla reunion con i Pooh, quindi il prode Evani che pare un identikit di se stesso.

Scherzo, così come è uno scherzo la maglia numero dieci che fu di Valentino Mazzola, Rivera, Baggio, Totti, Del Piero, indossata, nello stadio Ta’ Qali, da Gnonto, ridetto il corto maltese, costretto ad abbandonare la contesa per una storta (una volta si diceva cosi).

Da segnalare anche la banda musicale che ha imperversato suonando un repertorio vario, dalla marcia trionfale dell’Aida al Disco Samba, Ollelé Ollalà (e qui mi fermo), mentre gli azzurri dilagavano indefessi.

Gloria dunque all’Italia dopo la lezione inglese (intanto Keane ha segnato il suo 55esimo gol in 82 presenze, 2 a 0 contro l’Ucraina), escludo caroselli nei centri cittadini ma presumo titoli, commenti e pagelle pre-pasquali, nonostante la prestazione impiegatizia contro un’ipotesi di avversario, collocato al posto 167 del ranking mondiale: in fondo Mancini ha, sul petto, la medaglia di campione d’Europa e va celebrato a prescindere.

Non si è qualificato per i mondiali in Qatar? Quisquilie, il passato è passato, come diceva Cragnotti alla Cirio, Infantino e la Fifa sono arrivati in soccorso, il prossimo torneo prevede 48 partecipanti, riedizione di Giochi senza frontiere.

In un’altra partita serale, Cristiano Ronaldo, contro il Lussemburgo, si è esibito con due gol e fanno 122 in 197 presenze. Roba piccola rispetto alla cavalcata azzurra.

Post scriptum: smaltita la diretta, Rai 1 ha mandato in onda “Er gol de Turone era bono”, commovente documentario del neorealismo dei favolosi anni Ottanta. Uditi lontani echi tra Hollywood e Zagarolo.

Un pensiero su “FANFARE PER L’IMPRESA AZZURRA A MALTA

  1. oreste dice:

    Buon giorno Damascelli,

    leggerLa è sempre un piacere e l’ironia odierna rende la cosa ancor più gradevole.

    oreste cirelli

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