EUROPEI, PROVE TECNICHE DI RINASCIMENTO (??)

di TONY DAMASCELLI – Andrà tutto bene, nulla sarà come prima. Così ci eravamo lasciati.

Belli ciao a questo mondo di ipocriti. Arnautovic e Rudiger smentiscono l’assunto, il primo festeggia il gol austriaco alla Macedonia del Nord informando Alioski, difensore avversario, di avere fornicato con la sua genitrice; il secondo, tedesco di Germania, marca così stretto Pogba che prima gli palpa le mammelle e poi gli piazza la dentatura sulla spalla e la mozzica pure.

Bella roba dal campionato europeo, immagini di fair play, è lo sport che unisce tutti.

Per esempio prima del fischio di inizio un Icaro di Greenpeace, ignaro dei fili d’acciaio stesi da una parte all’altra dello stadio di Monaco, va a sbattervi contro, zigzagheggia, perde il controllo e precipita a metri uno dalla panchina di Deschamps, che si accuccia impaurito, colpito da una scheggia di non so che cosa.

A completare la giornata, a Budapest, nel teatro dedicato a Puskas, in campo soliti riti tra mascherine e gomiti di saluto e sulle gradinate sessantamila privi di mascherina e assembrati da far godere Mattia Santori, quello che viene presentato come il leader delle sardine.

Dunque, come prima più di prima, cantava Tony Dallara. Ma, in verità, meglio sarebbe il raffinato titolo di un’opera di Marco Masini, poi slogan di Beppe Grillo.

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