EUREKA: I CAPOCCIONI DI META HANNO INVENTATO IL PAGAMENTO ALLA ROMANA

Sarà una mia impressione, ma quando una delle grandi firme Big Tech annuncia una novità, o per meglio dire un aggiornamento, relativo ai suoi prodotti o ai suoi servizi, lo fa sempre con un’enfasi che non esiterei a definire grottesca. Il messaggio è che proprio grazie a questi aggiornamenti d’ora in poi la nostra vita conoscerà un miglioramento impensabile, epocale. Il nostro sollievo sarà pari a quello provato dagli schiavi nel vedersi sciogliere dalle catene, il beneficio quello apportato al corpo e allo spirito da una playlist di hip-hop nel momento in cui finisce l’ultima canzone. Per convincerci, i signori di Big Tech non esitano a far sfoggio di espressioni che uniscono un certo entusiasmo infantile a termini altamente specializzati: così facendo, credono, il bambino che c’è in noi batterà le manine davanti alla meraviglia che non è in grado di comprendere appieno.

Leggiamo a questo proposito che Meta (già Facebook per chi, senza colpa, fosse rimasto indietro un giro) ha lanciato sulle chat di Messenger, per ora solo negli Stati Uniti, la funzione Split Payments, scritto proprio così, con le iniziali maiuscole. “Si tratta – spiega un lancio dell’Ansa – delle possibilità di suddividere, tra i partecipanti a una conversazione, i pagamenti per qualcosa che si è acquistato in gruppo o semplicemente il conto di una serata al ristorante”.

Insomma, Meta ha riunito le menti migliori che l’informatica ha prodotto in questo scorcio di secolo e dopo chissà quali scervellamenti, discussioni, tentativi, fallimenti, nuovi tentativi ed esaltanti quanto pionieristici successi ha inventato il “facciamo alla romana”. Ci starebbe bene, qui, una colorita espressione nativa proprio della Capitale, ma non credo sia adatta allo stile elegante, ancorché pungente, di altroPensiero.net.

Ma sì, a voler essere onesti forse un vantaggio lo vediamo. Il solito: oggi il telefonino raccoglie nel nostro palmo una serie di operazioni che un tempo eravamo costretti a fare muovendoci a destra e a manca. Toccava andare in banca, in posta, in libreria, in edicola, al cinema e perfino in qualche remoto ufficio pubblico. Ora possiamo fare tutto online attraverso lo smartphone e così abbiamo più tempo per fare altre cose con lo smartphone.

Una volta riconosciuto il vantaggio pratico, temo che gente come il sottoscritto non sappia rinunciare a mostrare il suo lato non dico sentimentale ma quantomeno emotivo. Il “pagare alla romana” così re-inventato e re-brandizzato (scusate se è poco) in “Split Payments” da Meta, diventa una procedura di pura convenienza quando, in passato, fatto alla buona intorno al tavolo di un ristorante o di una trattoria, si dimostrava un gesto di solidarietà sociale e una manifestazione di collettiva buona volontà, oltre a rappresentare un’affidabile cartina tornasole sulla personalità dei singoli.

“Fare alla romana”, nel senso più comune, significava a volte soprassedere anche a clamorose disparità di consumo individuale (chi si era accontentato di margherita e birra piccola pagava quanto chi si era scofanato un calzone doppia mozzarella, antipasto di nervetti e verdure grigliate, tiramisu finale) e imponeva di esibire di fronte al gruppo la propria attitudine riguardo al denaro (alcuni aprivano con generosità il portafoglio, altri estraevano le banconote con la riluttanza e la cura del bibliofilo costretto a rimuovere dallo scaffale la Bibbia di Gutenberg). Addirittura, capitava che l’incaricato del pagamento, esaminato il malloppo consegnatogli dalla combriccola, scoprisse la mancanza di un’intera quota, scatenando così la caccia al furbo che aveva scelto proprio quel momento per un’improcrastinabile visita al bagno. E le signore? Cavalleria imponeva che, nelle coppie ufficiali così come quelle in via di formazione, fosse “lui” a coprire il conto di “lei”, ma un comprensibile desiderio di autonomia spesso portava “lei” a respingere l’offerta di “lui”, aprendo così un nuovo capitolo di quel trattato di confusa ma affascinante sociologia ogni volta redatto in potenza dal semplice formarsi di un gruppo di italiani.

Insomma, penseranno di aver annunciato una gran trovata, i capoccioni di Meta: in realtà, sono solo riusciti a ridurre a guscio un uovo il cui contenuto, a pensarci, era ben ricco, complesso e non di rado divertente. Credo che ancora a lungo, comunque, nelle tavolate italiane l’arrivo del conto sarà accompagnato dalla domanda “facciamo alla romana?”. Quando qualcuno infine alzerà la voce imponendo che si proceda allo “Split Payment” mi auguro possa calare un gelido silenzio. E che l’incaricato al conteggio proceda in modo da tirare una fregatura al rinnegato.

 

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