E’ POSSIBILE PRENDERSI UNA PAUSA DALL’ODIO?

di CRISTIANO GATTI – Mentre Berlusconi se la vede con il Covid nella camera del San Raffaele, qui fuori siamo tutti alle prese con un certo dilemma morale, peraltro non nuovo dalle nostre parti: è possibile prendersi una pausa dall’odio? Se possibile, è giusto?

Estremizzando un pelo, diciamo pure che bene o male l’Italia torna sempre a Piazzale Loreto. Si può provare compassione e concedere un minimo di umanità al nemico, nel momento buio? Oppure è inutile esibire pena, facendo finta di dimenticare tutto il rancore accumulato in tanti anni di storia, evitando almeno l’ipocrisia finale?

Ovviamente il dilemma non riguarda in questo caso i cortigiani di Berlusconi. Per loro il massimo impegno è attenuare, minimizzare, occultare, come se ammettere che il capo ha qualche fragilità lo renda meno mitico e invincibile: è il solito calcolo, mai mostrare limiti e debolezze, magari qualcuno finisce per considerarlo umano. Caso mai, a questa parte dell’Italia il dilemma si è presentato in altre occasioni, come la volta dell’ictus a Bersani: lo spettacolo nel complesso fu decoroso, in generale i berluscones resero onore, misero mano al fair-play, salvo le solite eccezioni dei soliti esaltati.

Ma in questi giorni tocca pesantemente all’altra Italia, a quella che considera Berlusconi il male assoluto da almeno trent’anni, imputandogli di aver rovinato il tessuto sociale e culturale con la vacuità delle sue televisioni e dei suoi valori, magari pure con il cinismo della sua politica di stampo aziendale. Ecco, questa Italia, ora, può permettersi una vacanza dal livore, oppure è più serio e più coerente non recitare tanta benevolenza solo perchè il nemico è malato?

A capo di questa lunga fila c’è indubbiamente l’ingegner De Benedetti (NELLA FOTO), da mezzo secolo sull’altra trincea, si può dire da quando Berlusconi gli sfilò la Mondadori. Dopo il ricovero di Silvio, è tutto un commentare le dichiarazioni dell’ingegnere, queste: “Faccio gli auguri a Berlusconi, ma il mio giudizio su di lui rimane critico. Ha abbassato il livello di civismo e moralità del Paese. È l’Alberto Sordi della politica italiana. È stato molto nocivo al Paese. Berlusconi è stato un grande imbroglione”.

Sono ammissibili parole tanto caustiche davanti a un malato? Oppure meglio la dura sincerità fino in fondo, senza la scorciatoia dell’ipocrisia pelosa? In fondo, anche a certi funerali ci troviamo di frequente in questa situazione, tante piccole Piazzale Loreto che pongono un dubbio inevitabile: pietà comunque, a prescindere, senza se e senza ma, cancellando tutto il pregresso, oppure coerenza integralista senza cedimenti, se quello in vita l’ho reputato un pidocchio non posso certo fingere adesso di consideralo santo ed eroe?

Al netto dell’alluvione di commenti trogloditi che sta tracimando dal web, sarebbe bello che su @ltroPensiero si avviasse una decorosa – ma franca – discussione sul tema. A prescindere dal caso particolare, da Berlusconi e dalla sua corte negazionista.

Più che altro, sarebbe importante chiarire un punto per niente secondario, almeno per me: in casi come questo, c’entra ancora – può entrarci – quel fattore antiquato e obsoleto che comunemente chiamiamo rispetto?

Un pensiero su “E’ POSSIBILE PRENDERSI UNA PAUSA DALL’ODIO?

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Dott. Cristiano Gatti,
    abbiamo l’età giusta per ricordare un Ubaldo Lay, nei panni dell’ispettore Sheridan , affermare risolutamente “Il pericolo è il mio mestiere” .
    Colgo il suo auspicio ,dott. Gatti, ad una decorosa ma franca “discussione” sul tema proposto, premettendo che “Il dibattito è il mio mestiere”.
    Ad onor del vero, alle parole preferisco i fatti , ma non sottilizziamo.
    Non ne vale la pena, se vogliamo proprio …discutere come pare siano irreparabilmente assuefatti certi signori .
    Oddio, signori e’ una parola grossa per catalogare questa strana fauna umana. Ma usiamola, per carità di Patria.
    Giusto per dirla tutta, comunque, non toccatemi ALBERTO SORDI .
    A mio modo di vedere , è stato un Italiano fino al midollo. Poco m’interessa se “medio” , com’è stato banalmente etichettato dai soliti lord . Di certo è stato grande interprete di quella varia umanità che, alla fin fine, è la vita.
    Quella roba che, ormai e purtroppo, con la politica non ha più nulla da spartire.
    Dunque, per non farla tanto lunga, se si accomuna il CAV all’Albertone nazionale (qui è SORDI , non quel fenomeno atletico e sportivo di TOMBA) , tanto di cappello all’ uomo di Arcore.
    All’Ingegnere dal bel faccione lascio i propri convincimenti , ed i modi sopraffini con cui li esprime coram populo. Ci mancherebbe altro.
    D’altro canto , con l’aria che tira parlare di RISPETTO è come parlare di VERGOGNA.
    C’è ancora qualcuno che sa bene cosa siano e quanto significhino ?
    Del fatto , poi, che possano ritenersi “fattori antiquati “, od addirittura obsoleti, francamente me ne frego .
    Ecco , mi sovviene uno spettacolare Marchese del Grillo , alias Alberto Sordi, ed una altrettanto suggestiva espressione , poco forbita ma efficace a sostenere chi, tanti o pochi che siano, ancora crede nel valore del RISPETTO , anche per l’avversario : “ IO SON IO, E VOI NUN SIETE UN C..ZO !” .
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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