E PERCHE’ BOSSO NON PUO’ AVER AMATO LA PARIETTI?

di ELEONORA BALLISTA – Bufera all’Alba, anzi sull’Alba. All’indomani dell’intervista rilasciata dalla Parietti al “Corriere della Sera”, nella quale, fra le altre citate, ricorda la storia avuta col musicista Ezio Bosso, sui social è uno scatenarsi di commenti, nella maggior parte dei casi declinati all’insulto.

Ormai gli odiatori da tastiera non fanno nemmeno più notizia, mi spingo a dire che sono persino noiosi. Ma ci sono, e in qualche modo dettano anche la linea degli editoriali.

Qualcuno osserverà che nemmeno io faccio eccezione dato che ne sto parlando; ma se il gentile lettore avrà la pazienza di continuare scoprirà che se spendo il mio tempo per queste righe è per andare un po’ contro la scontata corrente di internet.

E dunque, l’Alba nazionale viene intervistata perché ha compiuto 60 anni. Lei è indiscutibilmente un personaggio, ma ancor prima di questo è stata, e continua ad essere, una gran bella donna, e lo dico da rappresentante del medesimo sesso.

Nella lunga chiacchierata che la signora dei Gatti concede alla giornalista Elvira Serra (pur essendo stata sposata soltanto con Franco Oppini, Alba Parietti resta, nell’immaginario collettivo, la donna del quartetto di Vicolo Miracoli), racconta della sua vita, dei suoi esordi e dei molti amori che hanno incrociato la sua strada.

Fra questi è citato anche quel genio di Ezio Bosso, scomparso nel maggio del 2020, alludendo a una liaison fra loro. A onor del vero, nell’intervista non si parla di una storia d’amore col direttore d’orchestra; si cita soltanto una “storia”, ma tanto è bastato a scatenare le critiche per aver tirato in ballo una persona che non c’è più e non può dire la sua.

Ma i commenti peggiori avevano il tono dell’incredulità per la relazione che ci sarebbe stata fra i due, ipotesi ritenuta dai più impossibile perché la showgirl sarebbe troppo stupida per avere qualcosa da spartire con Bosso.

Certo, citare qualcuno che non può né confermare, né confutare una tesi, in questo caso in maniera definitiva, non è mai elegante. Ma ciò che dice Alba non è né cattivo, né superficiale e, a ben guardare, nemmeno così esagerato da far ritenere che menta.

Cito testualmente: <Non c’è nulla di male nell’ammettere che ci sia stata una storia, complessa, dolorosa e pericolosa, irripetibile, che mi è costata moltissimo sul piano emotivo, ma che sono felice di avere vissuto. E’ stato un sogno a tratti meraviglioso, fuori da ogni logica umana>.

Il punto è chiarire cosa significhi “avere una storia”. Una “storia” deve necessariamente passare per un letto? Io credo di no.

Due persone possono provare una meravigliosa complicità per il reciproco stimolo intellettuale che si scatena fra loro. E’ chiaro che, il più delle volte, un tale feeling non può prescindere dal passaggio fisico, ma non sempre e non per forza.

Non sappiamo cosa sia davvero successo fra Alba Parietti e il maestro Bosso, ma rifiutandomi io di considerare la Parietti soltanto un’arrivista, un’arrampicatrice sociale che ha fatto carriera unicamente grazie alle gambe infinite, protagoniste di performance orizzontali (trovo anzi che sia una donna intelligente), una sua possibile intesa con Ezio Bosso, altra anima acuta e sensibile, non mi pare così fuor di logica.

Il fatto è che lei, ribadisco, era ed è ancora bellissima e questo scatena sempre le invidie e le gelosie della platea (mi tornano in mente le comari di Fabrizio de Andrè in “Bocca di rosa”, che davano “buoni consigli” non potendo più dare “il cattivo esempio”), ma all’estetica Alba unisce indubbiamente il cervello.

Se invece di compiere sessant’anni fosse stata una millenial, Alba Parietti avrebbe agevolmente conteso lo scettro carico di follower a Chiara Ferragni, con o senza ipotetici flirt. Opinione mia, ma non credo di sbagliare di molto.

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