E LA PROSSIMA VOLTA SI SCENDE A SPINGERE

Giovedì 9 marzo, Londra. Gli aeroporti sono nel caos: ritardi monumentali, voli cancellati, maltempo. Un po’ come quando (una volta) a Milano pioveva e il traffico si intasava, anche nella capitale inglese due fiocchi di neve e un po’ di vento creano il caos.

Qualche migliaio di italiani sono di rientro dopo Tottenham-Milan di Champions League. E, supponiamo, qualcuno anche per altri motivi, lavoro o turismo magari. Su un volo ITA – appaltato German Airways – in partenza proprio per Milano, che una volta di maltempo ne sapeva qualcosa per l’appunto, viene chiesto il sacrificio di 5 persone (4 uomini e una donna, specifica la compagnia) perché tira troppa aria là fuori e bisogna alleggerire un po’… Prima sorpresa: stanno per alzarsi da terra varie tonnellate tra alluminio, carburante, varie ed eventuali, e il problema sono 5 normolinei o 3 obesi, va bene, anche con i bagagli?

C’è un altro problema (seconda sorpresa): sul volo di una tratta dall’Inghilterra all’Italia, non ce n’è una o uno del personale di bordo che parli italiano. Dunque si offre volontaria una nota giornalista sportiva, Alessia Tarquinio, volto di Sky per un ventennio e ora di Amazon, che parla con una hostess per poi tradurre ai passeggeri, al microfono.

Se non fosse vera, saremmo dritti in quel capolavoro dell’umorismo demenziale che resta “L’aereo più pazzo del mondo”.

La scena viene comunque ripresa da un altro collega, Alessandro Alciato, e postata sui social. Il video è rilanciato dall’agenzia ANSA, che quando a Milano pioveva era la testata giornalistica più affidabile. Nel testo del lancio, però, la Tarquinio diventa una hostess: “L’aereo pesa troppo, l’assistente di volo chiede se tra i passeggeri c’è chi è disposto a scendere. Il video dell’episodio sul volo Ita da London City a Linate”.

Ora, questa terza sorpresa non riguarda la casta permalosa dei giornalisti televisivi (Alessia forse tradita da una sgargiante pashmina gialla…) che non vengono riconosciuti da un redattore ANSA: magari quello se ne frega dello sport e la Tarquinio, o Alciato, non li ha neanche mai sentiti nominare. Ci sta. Facendo questo mestiere, però, sarebbe bastato leggere il post originale, quello che accompagnava il video della giornalista Tarquinio girato dal giornalista Alciato, per non sbagliare. Il fatto è che una volta, quando eravamo giovani e pioveva a Milano – non solo a Londra -, noi giovani cronisti avevamo ad insegnarci il mestiere un caposervizio, un caporedattore, un direttore. Un assistente di scrivania, insomma, che ci impediva di volare fuori dalle righe a pedate nel sedere.

(Per la cronaca, alla fine sono scesi 6 volontari, dei quali 3 giornalisti…).

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