E’ COMUNQUE UNA CINESERIA DI ITALIAGERMANIA

Ci risiamo. Italia-Germania con tutti gli annessi, calcio, guerra, Volskwagen e Fiat,sandali e piadine, sturmtruppen, gol di Rivera, quattrattrè, Messico e nuvole, l’urlo di Tardelli,la pipa di Pertini, i rigori di Pellé e Zaza, Fabio Grosso andiamo a Berlino, ogni volta si riaprono le bancarelle, si rovista nelle soffitte, stavolta è roba minore, squadre reduci da storie grandiose, in campo promesse e propaganda, mancano gli eroi, assenti le leggende, nemmeno passato per la testa ai federali di Roma di invitare gli attori delle imprese, meglio la solita sfilata di facce di bronzo, a bordo campo allenatori diversi, vecchio frequentatore di balere calcistiche il Llusciano da Certaldo, precoce studioso di fussball il bavarese Nagelsmann, entrambi alla ricerca della gloria perduta, due sfide in quattro giorni per sapere e capire, eventuali vittorie garantiranno celebrazioni di rito, onori al Quirinale e al Bundestag, in caso di sconfitte, pomodori e kartoffeln. Poco da dire, molto da vedere a San Siro Meazza, almeno l’epica è salva, invece domenica sera a Dortmund il Westfalenstadion è diventato Signal Iduna Park, gli affari uber alles. Buon divertimento, si spera.Pubblicità

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