E COMUNQUE SIA CHIARO CHE GIORGIA NON E’ UNA DONNA

Pare proprio che da qui a poco avremo anche in Italia la prima presidentessa del Consiglio. Se, come ormai è quasi certo, sarà Meloni a formare il nuovo governo, è innegabile che ci troveremo di fronte a un cambiamento storico. Io non sono un suo elettore, ma questo poco importa: giudico tale cambiamento in modo positivo, un cambiamento a cui, va dato atto, hanno senz’altro contribuito anche le lotte femministe.

Tuttavia, soprattutto tra coloro che occupano posizioni più estreme, nessuno pare voler rivendicare tale merito. Per posizioni estreme, intendo quelle di coloro che, se un tribunale toglie l’affidamento a una madre, si tratta sempre e comunque di un attacco alle donne. Come se le inadeguatezze genitoriali potessero riguardare solo un genere. Anche nella recente vicenda di un senatore coinvolto in una vicenda sessuale, alcune leonesse da tastiera erano partire subito all’attacco, per partito preso. Salvo poi fare marcia indietro, quando sono emersi i precedenti, anche penali, dell’accusatrice.

Così come mi ha fatto spesso sorridere osservare il pulpito da cui parlano talune femministe: quasi sempre è da Capri, o da Cortina, o in Umbria, comunque da splendide dimore, che parte la solidarietà alle povere donne in difficoltà. (Non posso definirle radical-chic, perché continuo a pensare che il radicalismo politico in Italia, sia pur con tutte le sue contraddizioni, sia tutt’altro).

Ovviamente so bene che le differenze di genere sono una questione davvero importante, che le donne sono penalizzate in tanti campi ed è indubbio che tuttora nella nostra società permangano forti retaggi maschilisti. Ma ho sempre reputato sbagliato riportare tutto esclusivamente a una differenza tra uomini e donne e trovo che le semplificazioni esagerate siano da eliminare.

E così mi fa sorridere che ora, per la Meloni, alcune facciano un’eccezione alla regola della difesa del genere. Per una donna, che tra l’altro non ha mai nascosto le sue origini popolari e la sua storia familiare. Ma lei no, non va bene. E’ un uomo…..

Le regole della politica sono complesse e di non facile comprensione per un profano come me, ma forse, se davvero sarà Meloni la prima donna a ricoprire l’incarico di capo del governo, questo è il risultato più coerente con le scelte e gli errori nel tempo di molti.

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