DUNQUE SUAREZ PARLA BENISSIMO L’ITALIANO

di CRISTIANO GATTI – Indignazione e facce accigliate alla Juve per le ultime mosse del procuratore Cantone, che da Perugia è arrivato alle sue prime conclusioni sul simpatico caso Suarez. Il magistrato sostiene in poche parole che il direttore bianconero Paratici si è mosso in tutti i modi per far passare l’esame di italiano al centravanti uruguagio, grazie alla disponibilità zerbina dei vertici universitari, così da poterlo ingaggiare.

Allora, mettiamola così: se la Juve ha ragione nel sentirsi offesa e diffamata, dobbiamo tutti chiedere scusa e considerare una realtà dei fatti completamente opposta. Se cioè Paratici e i suoi padroni non hanno mosso un dito per favorire la promozione di Suarez, ottenendo dai compiacenti professori umbri un esame farsa, un esame offensivo per le migliaia di stranieri che ogni anno devono affrontarne di veri e selettivi, se così è, bisognerà pure rileggere la storia in tutt’altro modo e prenderne atto.

Mi faccio avanti io per primo, senza problemi. In altre parole: se Cantone ha preso una cantonata, se la Juve è al centro del solito complotto ordito dagli odiatori anti-juventini, abbiamo il dovere morale di accettare una verità opposta. Escludendo l’esame finto, dobbiamo cioè accettare l’esame serio, rigoroso, imparziale. Il che significa una cosa soltanto: che Suarez sa benissimo l’italiano, quanto meno lo parla, lo legge, lo comprende in modo adeguato per ottenere la cittadinanza italiana. Come no. Come se non lo sapessimo tutti quanti, come se non fosse di dominio comune che Suarez ha una fluente parlantina tricolore. Di più: moltitudini juventine sono pronte a giurare di averlo sentito sbarcare a Torino, in vista del suo ingaggio, utilizzando come se niente fosse pure il dialetto sabaudo, ciumbia, neh, bastalà.

Via, se Cantone sta vaneggiando con le sue arrampicate sugli specchi, la verità rivendicata dalla Juve è questa: nessuno ha mosso alcuna pedina per semplificare l’esame, grazie al semplice fatto che Suarez non ne aveva alcun bisogno, stante la sua assoluta padronanza della nostra lingua. E tutto il resto sono solo calunnie invidiose, le solite calunnie montate subdolamente quando c’è di mezzo la Juve, antipatica a mezza Italia perchè è troppo forte.

Diciamolo: magari è proprio così, magari la ricostruzione vera dei fatti è proprio questa. Però Suarez che passa regolarmente l’esame di italiano, senza aiutini e senza scorciatoie, a me fa ancora più ridere. Non so perchè, ma la trovo esilarante.

2 pensieri su “DUNQUE SUAREZ PARLA BENISSIMO L’ITALIANO

  1. Giampaolo Maffioletti dice:

    Di argomenti per indignarsi in questa spiacevole vicenda, ce ne sono un infinità, ma una cosa la trova incredibile, nel bel mezzo di una pandemia un ministro dei trasporti dovrebbe lavorare alacremente per risolvere un problema centrale come è quello dei trasporti.Ed invece no,su precisa richiesta del dirigente della Juventus trova il tempo di attivarsi per contattare un dirigente della questura per accelerare i tempi burocratici per il disbrigo delle pratiche della cittadinanza italiana.Non trovo gli aggettivi per qualificare questi comportamenti, mi auguro che chi conduce le indagini trovi il codice penale e agisca di conseguenza.

  2. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr.Dott. Cristiano Gatti ,
    da Interista della prima ora , sempre fedele nella buona (poca ma intensa) che nella cattiva sorte (una caterva di prestazioni da Beneamata, e di facili costumi) , di SUAREZ ce n’è uno solo.
    Altra classe e, poco ma sicura, altra padronanza sia del pallone che della lingua italiana .
    Quel che si può dire un Campione, adottato dal Bel Paese.
    Tutt’altro paio di maniche per questo SUAREZ di bianconero vestito.
    La sacra presunzione di non colpevolezza e’ principio fondante di quello che si definisce (non è poi detto che lo sia ) uno stato di diritto.
    Vale per tutti, figuriamoci se non debba valere anche per Il Direttore della Signora Bianconera.
    A tempo debito , si saprà se , pur di accaparrarsi le straordinarie prestazioni pallonare di un SUAREZ “Made in China “ (ripeto, quello originale per me è solo l’altro) , qualcuno ha violato la LEGGE .
    Che , sappiamo perfettamente, è uguale per tutti . Anche per la Juventus . È fatto di comune dominio.
    Non c’è proprio nulla da eccepire, e tanto meno da ridere , di fronte a verità consacrate ed inconfutabili.
    Sarebbe una condotta gravissima, meritevole di un implacabile trattamento giudiziario e sanzionatorio , come scompisciarsi dalle risate nell’ascoltare lo Suarez della discordia dire di no ad uno…ZINGARELLI.
    Credendolo un fastidioso questuante, da evitare e con il quale non avere nessuna confidenza.
    Cordialmente.
    FIORENZO ALESSI

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