Più volte alle prese con grane fiscali (patteggiate in Spagna) e inchieste per molestie – peraltro queste ultime mai del tutto comprovate -, in realtà CR7 ha un animo gentile che non manifesta soltanto attraverso le filiere commerciali che ha scelto per i suoi investimenti (profumi e una linea di intimo maschile…), anzi si è spesso distinto anche per le sue azioni fuori dal campo di gioco: vicino alla causa palestinese, nel 2012 ha venduto all’asta la Scarpa d’oro conquistata l’anno precedente, destinando il ricavato – un milione e mezzo di euro – al finanziamento di scuole per i bambini di Gaza; nel febbraio 2013 ha consegnato un assegno di 100.000 euro ricevuto dalla UEFA al Comitato Internazionale della Croce Rossa; nel marzo 2014 ha donato a una famiglia spagnola 70.000 euro per finanziare completamente le cure di un bambino affetto da una malattia al cervello.
Signor nessuno come me che soffro per queste sue deludenti performance, perché chi ama il calcio e ne ha fatto una professione, sia pure dalla tastiera e dalle seggiole delle tribune stampa, per fuoriclasse come Ronaldo diventa matto. E io sono matto di Ronaldo, come di Messi che a personalità non è che sia più corposo del rivale portoghese. Come Maradona (60 anni, auguri) e che fuori dal campo è stato il peggiore dei più grandi.
Che CR7 sia un po’ isterico lo ha già dimostrato disertando puntualmente i Gala internazionali dove già sa che premieranno qualcun altro, ma che diventi sprezzante nei confronti di un incubo che sta massacrando psicologicamente il mondo è un altro discorso: ci fa diventare simpatico anche Burioni, che lo ha criticato ferocemente, con un colpo di tacco del sarcasmo più lieve, “benvenuto tra i virologi, ci verrà buono nella sfida a calcetto con gli oculisti”.
Il tutto nel momento in cui Zlatan Ibrahimovic realizza un video per la Regione Lombardia, in cui dice: “Il virus ha avuto la cattiva idea di aggredirmi, io l’ho sconfitto, ma voi non siete me, quindi rispettate le regole” e conclude mettendosi la mascherina. Modi diversi di affrontare la questione che angoscia il pianeta. Campioni diversi.