COSI’ SI AFFRONTA UN AMORE TOSSICO

Una paziente, che non vedevo da tempo, mi ha chiesto un nuovo consulto. Il motivo è legato ad una relazione altalenante con un uomo, iniziata da un paio d’anni, che la fa soffrire molto. Lei ha 45 anni, lui poco più di 50, entrambi con pregresse vicende sentimentali importanti, senza figli.

Mi parla di un uomo interessante, colto, affettuoso, un vero principe azzurro che tuttavia periodicamente scompare. Per poi ripresentarsi dopo qualche settimana, di nuovo cortese e disponibile. Racconta di essere stato lasciato in passato da una donna dopo un lungo fidanzamento, dice di essere spaventato, spiega di essere fatto così e chiede di essere accettato per quello che è.

Lei, dopo che questo tira e molla si è già ripetuto tante volte, senza che lui spiegasse mai la causa delle sue assenze, è decisa a lasciarlo definitivamente.

In passato era lei a farsi viva, ora sta resistendo, determinata a non concedere più alcuna chance. Ma è disperata, mi racconta quanto si sia sentita offesa dai suoi comportamenti inspiegabili, ma anche quanto gli manchino le sue galanterie. Diverse volte in passato lui le ha dato buca ad alcuni appuntamenti, senza giustificazione e senza scuse, non rintracciabile al cellulare. Ora, dopo alcune settimane di silenzio, è stato lui a farsi vivo. Di nuovo gentile, addirittura ha alzato il tiro ed è disposto a investire una discreta somma in un progetto con lei. La signora è molto scettica, subodora l’inganno, non vorrebbe proprio rispondergli, ma un’altra parte di lei è allettata. Mi chiede consiglio…

Io, che pure non dovrei consigliare nulla, le dico semplicemente che cosa farei se fossi al suo posto.

Lei si sente vittima di quest’uomo, indifesa nei suoi confronti. Provasse a ribaltare la situazione. Gli può dire che lei ha smesso di soffrire per lui. E’ solo molto dispiaciuta dello spreco che quest’uomo fa. Può dire che gli riconosce talenti e capacità, è per questo che se n’era innamorata. Può descrivere come lui sia stato capace di farla stare bene e di quante potenzialità la loro storia possedesse. Poi, può aggiungere che ormai sa che l’immaturità di lui ha posto fine a tutto questo. Di quanto sia offensiva la sua pretesa di “essere fatto così”, a giustificazione dei suoi comportamenti maleducati. Che se lui non vorrà o potrà crescere, lei osserverà con dispiacere lo spreco di se stesso che fa. Può aggiungere che, ormai da anni, lei è giunta alla consapevolezza che vuole aggiungere bellezza alla sua vita, mentre è comune assai la sorte di tante persone di aggiungere sofferenza a sofferenza.

La paziente dopo qualche ora dal nostro incontro mi ha mandato un messaggio per ringraziarmi, dicendomi che le mie parole le sono state di aiuto. Ho tentato di rafforzare la sua autostima, di farla sentire non la vittima, ma la più forte. Nel prosieguo della terapia dovremmo affrontare i motivi che la portano ad accettare certe modalità di relazione.

A distanza di qualche settimana, mi racconta che era riuscita a dire al suo amico qualcosa di simile a quanto avevamo concordato.

Il risultato? Volete scommettere se sono tornati insieme? Lui è scappato a gambe levate…

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