Buon Natale: ce lo stiamo ripetendo da giorni, qualche volta a pappagallo, il più delle volte nel modo più sentito e sincero. Anche @ltroPensiero ci tiene ad augurare un buon Natale ai suoi lettori e ai suoi sostenitori.
Ma che cosa intendiamo, esattamente, rivolgendo un buon Natale a parenti, amici, colleghi e persino ad estranei incontrati due minuti prima? E’ un rito stanco e una formula vuota, un ritornello e una filastrocca, oppure contiene ancora qualcosa?
C’è chi lo riempie di tutto, tutto ciò che è bene e bello, e chi lo riempie solo di vuoto, il vuoto di intenzioni e di contenuti delle più trite convenzioni sociali, rilanciate a vanvera.
Ciascuno sa dentro si sè che cosa contiene il suo buon Natale. Magari qualcuno neppure se lo chiede, ma fa lo stesso.
Qui ad @ltroPensiero possiamo solo dire che cosa intendiamo noi con il nostro buon Natale. E’ l’augurio vero perchè tutti possano ritagliarsi almeno un giorno di vera pace, quella pace che purtroppo non significa assenza di guerra, ma la serenità e il sollievo dell’anima, in una tregua anche solo a tempo con le proprie ansie, le proprie paure, le proprie sofferenze. E anche, o forse prima di tutto, con le proprie miserie, le proprie piccinerie, i propri lati oscuri, insomma con tutto quell’arsenale che ci intossica l’esistenza e lascia campo aperto alla parte peggiore dell’io. Un vero giorno di vera libertà.
Naturalmente, un giorno così, una tregua così, sarebbe possibile in qualsiasi data dell’anno. Ma è questa la vera differenza: la pace possibile del 25 dicembre, una data puramente convenzionale, è illuminata dalla Nascita di un uomo particolare, che potrebbe persino essere figlio di Dio, ma che comunque ha capovolto il mondo con parole e opere molto terrene, molto concrete, partendo da quel rivoluzionario “uno vale uno” poi riciclato in chiave grillina, ma nella versione originale l’idea basilare e corrosiva per cui qualsiasi uomo è uguale all’altro uomo, non in intelligenza o colore della pelle, ma in dignità e valore. Dicendo buon Natale, diciamo che oggi non ci sono re e principi, tycoon e poteri forti, sangue blu e privilegi, duchesse e vip, miliardari e dittatori, ma solo e semplicemente uomini.
E allora buon Natale per ricominciare un’altra volta da capo, possibilmente subito, facendo quattro chiacchiere sincere con se stessi, mettendo al centro la grandiosa semplicità di un bambino nella mangiatoia.
Stupendo❤️