COMPIERE 50 ANNI AL TEMPO DEL COVID NON E’ UN’OCCASIONE SPRECATA

I compleanni “significativi” in pandemia sono stati una vera sfida. O si festeggiavano su Zoom o bisognava inventarsi un altro modo per stare insieme.

L’hanno trovato ventitré autori, tutti nati nel 1971 e dintorni che, non potendosi incontrare per brindare “in presenza”, hanno messo nero su bianco la loro emozione al raggiungimento del mezzo secolo.

Ne è nato un libro, “Noi alla metà del nostro viaggio in 23 racconti”, una raccolta di storie personali, con le quali ogni scrittore (in qualche caso alla sua prima esperienza) ha interpretato, secondo la propria sensibilità, questo particolare momento della vita.

Il volume, anche in versione e-book, è disponibile su Amazon e tutto il ricavato delle vendite sarà devoluto all’associazione UnAltroMondo (www.unaltromondo.it) che promuove progetti in favore dell’educazione, della salute e della qualità della vita nei paesi in via di sviluppo.

Il gruppo è attualmente impegnato in Mali, Senegal e India.

<E’ stato un piacere coniugare il nostro sforzo di scrittori alla causa umanitaria di questa ODV (organizzazione di volontariato) – dice Roberto Guarinelli, capofila del progetto – perché oltre a vivere un’esperienza nuova che ci ha arricchiti, c’è anche il non secondario piacere di avere contribuito ad una sfida importante come quella che UnAltroMondo sta conducendo in Mali: garantire un percorso scolastico a tutte le ragazze che, istruite, saranno meglio preservate da violenze e matrimoni precoci>.

Ma chi sono gli scrittori che hanno contribuito alla creazione di questo libro?

Si tratta di uomini e donne dalle professioni più disparate, ma che hanno tutti un legame con Sesto San Giovanni, comune della città metropolitana di Milano: alcuni di loro ci sono nati, qualcun altro è andato a scuola lì, c’è poi chi si è sposato e vi ha preso casa.

C’è l’ingegnere, l’architetto, la radiologa, la giornalista, l’assicuratore, la grafica pubblicitaria, chi lavora nell’industria aerospaziale e almeno un’altra dozzina di mestieri diversi.

Solo alcuni si conoscevano fin dall’infanzia, ma dopo l’avventura da scrittori possono dire di essere diventati tutti amici, chiamati a questa sfida editoriale da Guarinelli, il consulente informatico, anch’egli sestese, che per primo ha avuto l’idea del progetto solidale.

Tema: “I miei primi cinquant’anni: riflessioni, idee, ricordi”.

Ne è scaturito un mosaico variegato di emozioni ed esperienze personali, dove affiora, da un lato, la parte più intima di ognuno, in una lunga confessione, talvolta scomoda, ma capace di far emergere l’anima di chi scrive.

Dall’altro c’è uno spaccato di vita nell’hinterland Milanese tra gli anni ’70 e ’80; luoghi che nel ricordo di molti degli autori hanno il nome della Falk, della Magneti Marelli o della Breda.

Storie normali e al tempo stesso straordinarie, domestiche e adolescenziali; storie di primi amori e cocenti delusioni; il ricordo malinconico di padri e madri che non ci sono più. Ma anche la soddisfazione di sfide vinte e di rinascite, percorsi nei quali chiunque può riconoscersi. E c’è persino un dialogo teatrale.

Una lettura diversa, davvero diversa, perfetta per augurare in un altro modo Buon Natale.

 

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