Meravigliosa Parigi. Meraviglioso l’ultimo giorno dell’anno. Meravigliosi i fuochi pirotecnici che illuminano il cielo e l’Arco di Trionfo.
Poi c ‘è il popolo di Francia, parigini e turisti, che inquadrano lo spettacolo con i telefonini, registrano, non si perdono un solo botto, sono tutti in plotone, come nell’ultima tappa del Tour lungo les Champs-Elysées, l’occhio è concentrato sul video, monitor, vetro.
Puoi essere a Palermo come a Pinerolo, Londra come Vladivostok, il cellulare ha la prevalenza su tutto. Di guardare direttamente la scena, con i propri occhi, non se ne parla più. Virtuale anche sul posto. Virtuale anche il reale. Con quello che costa il viaggio.
Le immagini che arrivano dalla Francia mi ricordano laa storiella dei due contadini nostrani che dialogano con nostalgia: ”Gennà, tarricùrdi al paese nostro, canti, balli, fimmine pe’ strada, e nui qua, come du strunz’, a Parigi!”. Buon anno.