CI TOCCA PURE TELENUNZIA, A SPESE NOSTRE

di PIER AUGUSTO STAGI – Ha messo d’accordo tutti, senza che nessuno abbia chiesto nulla. Noi, i teleutenti, chiamati a sborsare l’obolo statale per la tivù di Stato, ci ritroviamo incastrata nel tubo catodico la De Girolamo Nunzia, ex deputata, «fortemente voluta dal direttore Stefano Coletta», come una Irene Pivetti del terzo Millennio, quella allora passata dallo scranno di presidente della Camera alle telecamere con assoluta disinvoltura. Per la Irene, infatti, lasciare il rigoroso e austero tailleur grigio d’ordinanza (con foulard da Nilde Iotti) per passare alle più audaci gonne di pelle attillate, con tanto di giubbini e vertiginosi tacchi a spillo, stile dark, è stato davvero un gioco da ragazze.

Da martedì 13 febbraio su Rai 1 ci proverà Nunzia, la nuova signora della televisione, nostra maestra di cerimonie e di buone maniere, che sarà chiamata a condurre un talk senza che questo lo sia, ma molto più un “Harem” degli Anni Novanta, come una Catherine Spaak di irraggiungibile lignaggio: do you remember?

“Ciao maschio”, questo è l’illuminante titolo, sarà un programma per tutti – assicurano per rassicurarci -, che però avrà come ospiti soli uomini. Lei, l’ape Nunzia Regina, si farà circondare solo da calabroni, e proverà a farli parlare di tutto fuorché di politica. Un salotto di buoni sentimenti, sottovoce per dirlo con Gigi Marzullo. Ma i bene informati, e quelli che hanno voluto fortemente riciclare la signora Boccia, assicurano che sarà anche un appuntamento fuori dai cliché.

La De Girolamo, di professione avvocato, ha deciso con i nostri soldi, gestiti da chi decide assicurandoci che la politica non c’entra, di dedicarsi anima e corpo alla tivù. Macché Camera dei deputati, molto meglio gli studi televisivi di Saxa Rubra. Dopo una lunga militanza in Forza Italia (è diventata coordinatrice del partito di Berlusconi a Benevento, sua città natale, nel 2007), con il Popolo delle Libertà è arrivata in Parlamento e nel 2013 da deputata è diventata Ministro delle politiche agricole nel governo Letta. Sposata dal 2011 con il deputato del Pd Francesco Boccia, attuale ministro per gli Affari regionali del governo Conte Bis, Nunzia De Girolamo è ricordata dai rotocalchi per avere scambiato un tenero bacio con il compagno il giorno del giuramento al Quirinale, lo scorso settembre.

Da tre anni opinionista del programma di Massimo Giletti ‘Non è l’Arena’, su La7, ed energica concorrente di ‘Ballando con le stelle’, ora l’ex parlamentare di Forza Italia, ultimamente molto vicina a Salvini, andrà a condurre tra l’eccitazione generale un programma tuo suo. I consensi sono esattamente uguali a quelli di casa sua, dove si va da destra a sinistra senza alcun imbarazzo o cedimento.

Per il piacionissimo direttore di Rai 1 Stefano Coletta la scelta è caduta su di lei «semplicemente perché funziona in tivù», dannato chi pensa che magari c’entri in qualche modo l’influenza della politica sulla televisione pubblica, ma quando mai: tutti sappiamo bene che se c’è un luogo, in Italia, in cui conta solo ed esclusivamente la meritocrazia, questo luogo è la Rai. Insomma, la Nunzia piace un sacco a tutti, manco Mario Draghi. Che poi gli italiani la seguano davvero in tivù, quello è un altro discorso. Ma siamo sempre in tempo per parlarne.

Un pensiero su “CI TOCCA PURE TELENUNZIA, A SPESE NOSTRE

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    CIAO MASCHIO .
    Bella roba, ne prendo atto .
    Può voler dire tutto, ed anche niente.
    Parafrasando : è la TV , bellezza !
    A proposito di TV, quella tosta che è definita, o spacciata, per TV VERITÀ , a quando un bel programma cd. contenitore (della serie “cassonetto”, molto in voga) dal titolo emblematico ed inequivoco “ADDIO CERVELLO” ?
    Cordiali saluti, Stim.mo Dott. Stagi.
    Fiorenzo Alessi

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