CI TOCCA PURE LA SECONDA ONDATA DI ZANGRILLO

di JOHNNY RONCALLI – Forte Zangrillo, imperterrito e rasserenante. “Non dobbiamo confondere il positivo al coronavirus con il contagiato potenzialmente infettante e soprattutto ammalato”.

Noi incolti e pavidi di natura ascoltiamo, con la sensazione di non riuscire a comprendere le sfumature. A noi pare dica, “non dovete confondere il fatto di avere un buco nello scafo con la possibilità di affondare….”

Lo ricordo Zangrillo, alla fine della prima risacca, uso questo termine perché apparentemente meno impetuoso, apparentemente. Ricordo i toni sdrammatizzanti, il virus ha perso carica virale, basta con questo clima terroristico.

Ricordo anche gli occhi di mia madre, che scrutai in silenzio, mentre rievocava le sue parole. Gli occhi dicevano questo, “allora siamo più tranquilli, possiamo cominciare a salutare le mascherine, bisogna proprio continuare a metterle? La spesa continuo a passarla con le salviettine?”. I miei occhi, seguiti dalle parole, le dicevano invece “no, mamma, è tutto come prima, non è cambiato nulla, bisogna stare attenti come prima!”

Grazie Zangrillo, è stato un piacere poter contare su di lei per rassicurare le nostre famiglie. Del resto il tempo le ha dato ragione. Un piccolo demiplié, con un filo di imbarazzo all’apprendere della positività di B&B, leggasi Berlusconi e Briatore, e poi via di nuovo a gonfie vele verso fiumi azzurri e colline e praterie, un tuffo dove l’acqua è più blu.

Di nuovo, Zangrillo: “E’ difficile dire le cose in modo giusto ed essere creduti perché ho paura che in questo momento abbia vinto chi ha avuto come obiettivo quello di terrorizzare e spaventare”.

Mentre scrivo queste righe ascolto le dichiarazioni di Trump in sottofondo. Dice che non si parla altro che di virus, pur di screditarlo. Pensa questi invasati integralisti che si ostinano a morire pur di dargli contro. E poi uno dice che l’idealismo è morto. Al contrario, si muore per gli ideali, eccome.

È un humour nero pece, vischioso, agghiacciante, ma qual è la miccia che lo innesca?

Un po’ ha ragione Zangrillo, se hai paura ti prende l’affanno, e l’affanno è un sintomo del virus. Alla fine lui avrà avuto ragione e lo rivendicherà. Perché un giorno tutta questa tribolazione finirà e lui ce lo ricorderà, lui lo aveva detto, tanto rumore per nulla.

Potere del futuro anteriore.

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