E diciamolo, una volta tanto: finalmente abbiamo una legge da sogno per un paese da sogno. Può succedere anche da noi, bisogna essere giusti e riconoscerlo. Questo nuovo codice della strada va davvero a toccare molti nervi scoperti della nostra caotica vita stradale. Se Dio vuole, proviamo a rimettere un po’ a bolla il far west. Toccati praticamente tutti i punti critici. Pugno di ferro contro i famigerati dementi che ancora tengono il telefono all’orecchio mentre guidano (e magari una sigaretta nell’altra mano). Perseguiti duramente quelli che lasciano gli animali legati ai guard rail. Mano pesante, ancora più pesante, con chi si mette al volante rintronato di alcol e polveri. Imposta la distanza di sicurezza di un metro e mezzo a chi sorpassa un ciclista. E poi la piaga di ultimissima generazione, il monopattino: casco, assicurazione e divieto di usarlo fuori dai centri abitati (ormai ci sorpassavano in tangenziale). Eccetera eccetera.
C’è veramente tutto. Ci sono i presupposti perchè da ora in poi si possa uscire di casa senza dover lasciare due righe di testamento. Ci muoveremo più tranquilli sulle strade sicure di un Paese civile. Ancora una volta, l’Italia conferma di non essere seconda a nessuno nel varare nuove regole. Maestri nel mondo. Anche questa legge è perfetta. Manca soltanto l’ultimissimo dettaglio, una cosa da niente, la solita: chi la faccia rispettare.