CELENTANO, IL MOLLEGGIATO SI È FATTO FANTASMA

È sparito Adriano Celentano. Se non ve ne foste accorti, e non pare ve ne siate accorti, il molleggiato è uscito dai radar televisivi e sceso dai palcoscenici da molto tempo. Ha 86 anni, merita un po’ di riposo vien fatto di dire, ma la rivelazione di Teo Teocoli in un recente podcast va oltre e rende le cose più misteriose, più inquietanti: «Non risponde al telefono, non parla più con nessuno. Ha avuto una delusione artistica, però questo non giustifica l’assenza di una risposta a un messaggio, un semplice saluto, una frase… Eravamo amici per la pelle, abbiamo festeggiato insieme almeno 40 compleanni, adesso non c’è più niente. Forse è morto».

Il Molleggiato è famoso per la sua simpatia, ma anche per gli spigoli acuminati di un carattere forte e ribelle. «Attore, cantante, conduttore, showman, autore, Celentano è sempre stato un artista completo, capace di cambiare la percezione dell’arte, di rivoluzionarla, di modernizzarla. Ispirato da Elvis, ha introdotto il rock n’roll in Italia. E per primo ha saputo interpretare i cambiamenti della moda e del costume nella nostra società», scrivono di lui.
Decine di sue canzoni sono diventate cult nella storia della musica italiana, è il secondo in Italia per vendite di dischi (150 milioni) dietro soltanto a Mina con la quale ha duettato più volte. Diversi suoi film (ne ha girati 43, quasi quanti i suoi album che sono 49) hanno sfondato il botteghino, ma anche alcune sue liti clamorose hanno lasciato il segno: con Maurizio Costanzo, con David Bowie, con il maestro Detto, con la moglie Claudia Mori ai tempi in cui ebbe una liason con Ornella Muti, con Maria De Filippi, con lo stesso Teocoli (Teo, altro caratterino bello pepato, la raccontò due anni fa a “Belve”). Del resto aveva 62 anni nel 2000 quando pubblicò il significativo album: “Esco di rado e parlo ancora meno”. Un orso brillante, di quelli che giocano con i turisti ma qualche volta li sbranano, ridono e mordono, fanno ironia e attaccano feroci.
È molto raro che un fuoriclasse dell’arte non abbia personalità contorta o quanto meno contraddittoria. È molto raro che abbia una vita pubblica e una privata lineari, solari, che lo caratterizzi una personalità normale. È così, come dicevamo, anche per Teocoli. Questa sua chiusura ad amicizie e affetti, in attesa di chiarimenti, turba comunque fino a un certo punto e in qualche modo non ci fa sentire orfani: i suoi dischi e le sue performance cinematografiche restano a farci compagnia, sebbene ci piacerebbe sapere, capire cos’è successo. Senza famelica curiosità: anche solo per affetto.

Un pensiero su “CELENTANO, IL MOLLEGGIATO SI È FATTO FANTASMA

  1. Renzo dice:

    Bell’articolo, voglio solo dire che a me risulta il n. 1 per dischi vendiluti, con una stima attorno ai 200 milioni, contro i circa 150 di Mina

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