C’E’ QUALCOSA DI PEGGIO DI SANGIULIANO: IL TG1 CHE INTERVISTA SANGIULIANO

La vicenda di Sangiuliano facci la grazia e della ganza al seguito è già abbastanza penosa di suo, una storia che avvilisce e umilia lo Stato, tutti noi, con questo affresco picaresco di intrecci cortigiani e peracottari. Ma improvvisamente c’è qualcosa di peggio, qualcosa che riesce ad umiliare lo Stato in modo ancora più eclatante: il Tg1 in prima serata sposta le programmazioni per mandare in onda l’intervista-autodifesa a Sangiuliano facci la grazia, intervista per la quale si scomoda addirittura il direttore Chiocci, che finora s’era scomodato per il Papa e pochissimi altri.

Poi ridiamo di Putin e di Maduro, ridiamo dei regimi che svendono propaganda utilizzando i canali di Stato nel modo più smaccato. Se non abbiamo cervello e senso critico ormai piallati del tutto, dobbiamo almeno dire che questa operazione è scandalosa: occupare la prima rete pubblica, nell’orario di massimo ascolto, per consentire al potere di squadernare la difesa disperata del suo ministro ambiguo e impiastro (per dirla lieve), tutto questo non è normale. Non può passare per normale.

Ci diranno che è buon giornalismo. E’ senso della cronaca. Così dicono in tutti i regimi quelli che comandano senza pudori e senza limiti, coi soldi della collettività. Chi non ha l’anello al naso però ha ben chiara la sostanza di questa serata: è l’occupazione del servizio pubblico ad uso di parte, tra parentesi per una vinceda dai contorni avvilenti. Niente di più, niente di meno. E come tale, se non altro, dev’essere considerato. Non è nemmeno più l’Istituto Luce: sono tenebre.

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