Poi ridiamo di Putin e di Maduro, ridiamo dei regimi che svendono propaganda utilizzando i canali di Stato nel modo più smaccato. Se non abbiamo cervello e senso critico ormai piallati del tutto, dobbiamo almeno dire che questa operazione è scandalosa: occupare la prima rete pubblica, nell’orario di massimo ascolto, per consentire al potere di squadernare la difesa disperata del suo ministro ambiguo e impiastro (per dirla lieve), tutto questo non è normale. Non può passare per normale.
Ci diranno che è buon giornalismo. E’ senso della cronaca. Così dicono in tutti i regimi quelli che comandano senza pudori e senza limiti, coi soldi della collettività. Chi non ha l’anello al naso però ha ben chiara la sostanza di questa serata: è l’occupazione del servizio pubblico ad uso di parte, tra parentesi per una vinceda dai contorni avvilenti. Niente di più, niente di meno. E come tale, se non altro, dev’essere considerato. Non è nemmeno più l’Istituto Luce: sono tenebre.