Sembra una notizia qualunque, anche perchè la grancassa del giornalismo servile è tutta impegnata in questi mesi a raccontarci un’altra storia e un altro Paese, ma sì, questa Italia che sta volando, forte fortissima economicamente (dettaglio secondario e irrilevante: da 22 mesi consecutivi cala la produzione industriale, cosa vuoi che sia), questa Italia rispettata e temuta sul piano internazionale. Eppure la notizia resta storica, perchè sancisce un record inimmaginabile. La notizia è questa, lanciata direttamente dalla Banca centrale in queste ore: “Il debito pubblico a novembre sfonda il muro dei 3000 miliardi”.
Sì, alla fine ce l’abbiamo fatta. Ci siamo impeganti molto, non si è rivelato un ballo in maschera, ma se dio vuole possiamo vantare un debito realmente mostruoso. Che sistema diverse generazioni di italiani, soprattutto le prossime.
Nel dettaglio, spiega sempre la Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 23,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.005,2 miliardi. Certo, il nostro modo di intendere la spending-review, si capisce. E a quanto pare poco importa che questo significhi dipendere sempre più dalle lune e dai giochini dei mercati, dai Paesi stranieri che detengono i nostri debiti, insomma che come tutti gli indebitati non siamo più padroni a casa nostra, perchè a comandare davvero sono i creditori.
Non importa, non importa più a nessuno. Ora la destra, prima la sinistra, tutti hanno dato il proprio contributo alla causa, realizzando una vera unità nazionale, tenendo alta la più vera identità nazionale. Sovranismo trasversale, nel nome dei debiti.
Balliamo da decenni su un Titanic, ma come diceva il genio, “i ristoranti sono pieni”, quindi cosa vuoi che succeda. Viva l’Italia sovrana, viva l’Italia sempre più lanciata. E padrona solo di un record vergognoso, 3000 miliardi. Debito di Stato vegetativo.