Sul sito, si parla di una squadra di giornalisti ma, a rigore, io giornalista non sono. Di professione, sono psicoterapeuta. Sono quindi dentro, ma anche un po’ fuori e posso dare un giudizio soggettivo, ma non di parte.
Cosa mi piace di altroPensiero.net? Innanzitutto, la libertà d’opinione. In un paio di occasioni è capitato che il direttore fosse in disaccordo con il mio parere, me lo ha fatto notare, ma mi ha pubblicato integralmente. Ho molto apprezzato, quasi quando mi sono giunti i suoi complimenti, stringati ed efficaci.
Confesso che mi fa piacere la pubblicazione dei miei contributi, ma leggo con attenzione tutto ciò che viene scritto. Mi piace che altroPensiero.net sia spesso, se non controcorrente, originale.
A volte si parte da fatti di cronaca o da avvenimenti apparentemente minori, per poi giungere a considerazioni più ampie. Non si ricerca il sensazionalismo né la critica fine a se stessa, quanto piuttosto un dialogo pacato con il lettore, senza cadere nella banalità. Non si cerca il proselitismo, non si vuole convincere nessuno, ma semmai proporre nuove ipotesi di lettura, suggerendo uno sguardo critico sul mondo e su noi stessi. Qualche volta il tono è leggero, ma strappare un sorriso non fa mai male.
Se la parola non fosse abusata e spesso usata a sproposito, direi un giornale autenticamente liberale, nei modi e nei contenuti.
E allora buon 2022 ad altroPensiero.net, con l’auspicio di crescere ancora e di continuare così, “in direzione ostinata e contraria…”.
E salute, serenità e ottimi pensieri a tutti quelli che hanno piacere a leggerci.