CARO LORENZO, ABBIAMO BISOGNO DI TE

Lorenzo è un ragazzo di 14 anni, abita a Castel San Pietro Terme, in Emilia, e da quattro anni lotta con un male difficilissimo da sconfiggere, il sarcoma di Ewing, un tumore tra i più infidi. Lorenzo non può frequentare la scuola, poco anche gli amici, e la mamma ha fatto un appello perché possano pervenirgli lettere o messaggi che possano distrarlo e farlo sentire un po’ di più nel mondo. Questo vorrei dirgli io.

“Ciao Lorenzo, qualcuno ha fatto la spia e abbiamo saputo di te. Della tua malattia e del fatto che puoi uscire poco di casa e vedere poco i tuoi amici.

La spia è la tua mamma Francesca e speriamo tu non ce l’abbia con lei per averci fatto sapere alcune fatti della tua vita. A volte i genitori fanno cose che fanno arrabbiare i figli, ma non questa volta credo, la tua mamma ha voluto fare in modo che ti conoscessimo, a fin di bene.

So che hai sogni meravigliosi nel cassetto e sulle prime ho immaginato di scriverti per dirti di farti forza, di stringere ancora di più i denti, ma poi subito mi è sembrato un po’ stupido come messaggio, a te che di forza ne hai per tutti quanti.

Io in particolare ho poi pensato di scriverti a proposito di animali, mi sembra di aver capito che ti piacciono. Dei miei cani ho pensato di parlarti: Camillo, che è sordo e cieco, e Clotilde, oppure della volpe e del capriolo che ho incontrato su un sentiero in Toscana l’estate scorsa. Ma anche in questo caso poi ho pensato che non era proprio quello che volevo dirti.

Quello che vorrei dirti è che abbiamo bisogno di te qua fuori, abbiamo terribilmente bisogno di te.

Tu hai quei meravigliosi sogni nel cassetto e fin troppo presto hai imparato quanto sia importante e bello stare bene, in salute, ed essere curiosi del mondo, imparare, conoscere, sapere. Qua fuori, noi adulti a parole la pensiamo allo stesso modo, usiamo anche parole grosse per definire queste due cose, sanità e istruzione le chiamiamo, e abbiamo dedicato anche due ministeri del governo, tanto crediamo siano importanti.

Però sai che ti dico, anche questo un po’ forse l’avrai già imparato, gli adulti a volte usano belle parole, fanno tante belle promesse, dicono che una cosa è importantissima, ma poi finisce che non se ne occupano. Insomma, le cose non vanno così bene nel nostro Paese, nella sanità e nell’istruzione.

Sembra forse un po’ stupido dirti questo, a te che non vedi l’ora di poter tornare a scuola, nella prima liceo della tua nuova scuola, per conoscere i tuoi nuovi compagni, a te che hai a che fare con bravissimi medici che si prendono cura delle persone in modo meraviglioso, il tuo Thomas ad esempio, però i nostri governanti sembrano non capire tanto bene quanto sia importante fare di più e meglio.

Per questo, caro Lorenzo, ti dico che abbiamo bisogno di te, di una persona che sa meglio di chiunque altro quanto siano importanti queste cose per far funzionare bene le scuole e gli ospedali e far star bene la gente.

Io sono sicuro che tu non faresti promesse senza mantenerle, sono sicuro che proveresti a fare capire a tutti, in ogni modo, quanto siano importanti queste cose. Perché nessuno lo sa meglio di te.

Poi, se ti va, un giorno ti scriverò davvero di Camillo e Clotilde, due tipi che te li raccomando.

A presto Lorenzo, ti aspettiamo, nel frattempo noi cerchiamo di mettere tutti in guardia, soprattutto quelli che fanno promesse da marinaio, dicendo loro che tra un po’ arriverà un tipo che si chiama Lorenzo e li sistemerà tutti.

Un’ultima cosa: a proposito, lo sai perché si dice “fare promesse da marinaio”?

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