CALCIO CREATIVO (E RIVOLTANTE): SCOMMETTONO SULLE PROPRIE AMMONIZIONI

Fino a prova contraria è innocente. Maduka Okoye è il portiere dell’Udinese ed è sotto indagine dalla Procura per un caso di scommesse. Avrebbe provocato, durante la partita contro la Lazio dell’11 marzo 2024, una propria ammonizione, ritardando il rinvio in gioco del pallone, così venendo punito dall’arbitro Aureliano. Secondo gli inquirenti, su quella ammonizione il portiere avrebbe scommesso una somma di denaro, insieme con un ristoratore, aumentando la quota fissata dagli allibratori.

L’inchiesta, avviata su segnalazione della giustizia sportiva, che ha rilevato un’impennata anomala su quell’ammonizione, fa il paio con lo scandalo appena scoppiato in Spagna, dove il calcio è sconvolto per l’arresto di Kike Salas: il difensore del Siviglia è accusato di essersi fatto ammonire apposta in più partite per favorire le vincite di scommesse piazzate da amici e familiari.

Per la stessa violazione, con la maglia del Newcastle, Sandro Tonali, già squalificato per dieci mesi dalla Federcalcio italiana per scommesse nel campionato di serie A, fu multato, dai giudici della Premier League, di 20mila sterline e due mesi eventuali di squalifica se dovesse ripetere “l’infrazione volontaria” entro la fine della stagione agonistica.

Nessuna sorpresa, il mondo lercio delle scommesse non si ferma ai risultati delle partite, ma è sempre creativo, pensa ad altri accadimenti di gioco, ammonizioni, calci di rigore, calci d’angolo, infortuni(!?), sospensione o interruzione della partita.

Come sappiamo, la piovra mafiosa sta a Singapore con migliaia di tentacoli: è stato accertata, ad esempio, una colossale truffa, con ovvia scommessa multimilionaria, avvenuta nel campionato di terza serie inglese; il custode di uno stadio era stato “comprato” affinché spegnesse l’impianto di illuminazione ad un minuto prefissato della partita in notturna, su quell’imprevisto si moltiplicarono le scommesse.

Il giallo di Okoye e di Tonali fa parte del gioco di azzardo che è diventato il football. A rendere buffa la vicenda di Okoye segnalo che il portiere è protagonista di un film contro il razzismo nel calcio, con la partnership di Rai e della Lega di serie A. Il titolo dell’opera sembra una beffa: Il Sogno non ha colore. Il giallo sì.Pubblicità

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