Dice: ma lui è un attore, mica si comporta così nella vita quotidiana, non è un allupato, non si traveste da mign, non rutta, non ricopre di flatulenze gli astanti, è un De Sica, insomma.
E’ dura davvero accettare la rampogna e non perché credo che l’attore sia un emerito cafone, ma perché gli ha fatto gioco vestire i panni proprio di quella ciurma che lui oggi mette all’angolo, definendola appunto cafona. Sono le conseguenze di un messaggio, si dice così, sono i cloni dei vari commendator Zampetti, oggi trasformati nel milanese imbruttito che è diventato addirittura un sito con official store, è la new generation che il grande Francesco Mandelli ripropone con il tipico lessico di figh..porcudighel.., boh…? E’ un mondo che parla corsivo o va di rapper, è il film dal vivo, anzi live, senza colonna sonora dei Vanzina, che comunque erano i favolosi anni Settanta Ottanta e via andare, libidine, doppia libidine.
De Sica Christian, di anni settantuno, ha scoperto il brutto della diretta. Ciak, motore, azione. Era meglio il cinema muto.