BONOMI DIVENTA IL DRAGHI DEL CALCIO: AUGURI

Dicono che il Bonomi ami la pesca subacquea. Presumo che per questo suo piacere marino abbia accettato di immergersi nello sprofondo del calcio italiano, dunque capo della Lega di serie A, detta la Confindustria del pallone. Ma mentre in quella veramente legata al mondo dell’imprenditoria si conoscono origini e strutture delle varie aziende, nel football Carlo Bonomi dovrà indossare la muta di Indiana Jones per andare a scoprire i misteri anche buffi che nascondono le realtà societarie, tutte o quasi.

Il calcio non ce la fa a trovare un dirigente al proprio interno, nell’emergenza si è riferito a figure estranee, durante Calciopoli meglio non ricordare per evitare querele. Bonomi ha le capacità tutte per intervenire, forse, ma credo che dovrà fare i conti con alcuni “elevati” (termine grillino) che si considerano padroni del vapore.

Basta dare un’occhiata al calendario delle partite e come è stato violentato tra rinvii a capocchia, Asl e casi umani. Per qualcuno Bonomi sarà il Draghi del calcio, l’uomo capace di mettere tutti in riga, ma se in politica certi accadimenti sono possibili nel calcio vale la qualunque, l’ultimo che arriva alza la testa e la voce, strilla, urla, gracchia e gli altri restano in silenzio, omertoso, complice, di sudditanza psicologica a volte fisica.

Auguri, dunque, come si usa dire e scrivere. La serie A è stata informata dal presidente federale che il 20 di marzo dovrà abbassare la saracinesca per dare spazio alla nazionale in vista dei play off. Questo è un assist per i naviganti: l’ultima giornata appena giocata ha ribadito il talento di Leao, il quale è un calciatore portoghese. Ora tutti a dire che sarà la nazionale di Cristiano Ronaldo il nostro eventuale pericolo (sempre che gli azzurri battano la Macedonia del Nord e che la Turchia si arrenda ai lusitani), ma pensate un po’ che accadrebbe se mai Leao dovesse ripetere lo stesso scherzo di Trezeguet che ci tolse il titolo europeo con il golden gol. In questo caso nemmeno Bonomi saprebbe che fare, se non nascondersi con Gravina in qualche canneto, sulle isole Far Oer (sempre che ne esistano sul sito).

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