BESTEMMIE LOW-COST, 12 PER 1200 EURO

Andrea Sottil

di TONY DAMASCELLI – Andrea Sottil era un difensore di quelli tostissimi. Ogni tanto, tra una parola e l’altra, emetteva un grugnito, come una forma di pensiero a bassa voce. Oggi è l’allenatore dell’Ascoli, il club e la squadra che fecero la gloria di Costantino Rozzi, detto Custantin’e dalle calze rosse e Carlo Mazzone, ridetto Carletto magara.

Sottil è stato multato dal giudice sportivo, dovrà pagare 1250 euro alla federcalcio. La sanzione è stata così giustificata: “per aver pronunciato ripetutamente, per circa 12 volte, espressioni blasfeme”.

Per una bestemmia sola, quasi in esclusiva, qualche settimana fa, Serse Cosmi, un altro dal grugnito facile, si era beccato la squalifica di una giornata. Si può e si deve dedurre, dunque, che per la giustizia sportiva il peso delle condanne è inversamente proporzionale al numero delle infrazioni, chessò un’entrata a gamba tesa, un turno di squalifica, un fallo da dietro con sputo in faccia, ammonizione e diffida, una serie di cazzotti e un calcio nel deretano dell’arbitro, un avvertimento.

Sottil pagherà un cento euro a bestemmia, il giudice sportivo ha inventato il low cost della giaculatoria, un tanto al porco, dipende a quale divinità il maiale sia abbinato. Sottil ha voluto fare intendere che almeno per lui uno vale uno e da difensore di una volta qualunque avversario, in terra e in cielo, è uguale, o una randellata o una imprecazione.

Di certo la sconfitta contro la Reggiana, per di più su calcio di rigore, gli ha fatto saltare in secondi dieci tutte le ore di religione, il suo breviario, nel senso buono, insistito fino al dodicesimo insulto ha smentito il segno della croce con il quale si presenta in campo e in panchina.

Gli è andata di lusso, infatti proprio nello stesso giorno della sentenza, si è appalesato negli spogliatoi dell’Ascoli Domenico Pompili, amministratore apostolico nella sede vacante della città e vescovo di Rieti, il quale ha benedetto gli astanti augurando a tutti una felice e serena Santa Pasqua. Al rito non era però presente il Sottil Andrea. Per lui sono previsti dodici minuti di recupero e di preghiera.

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