BENIGNI, ART. 21: LIBERTA’ DI ESPRESSIONE PER LO SVALVOLATO BLANCO

Benigni ha citato l’articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Applausi e commozione.

Poi è apparso Blanco e ha preso a calci i fiori, spaccando il palco dell’Ariston. Ci mancava il black blok a Sanremo, il teppistello Fabbriconi Riccardo di anni venti dopodomani, il quale, invece di scusarsi per l’accaduto, ha spiegato che la rabbia era stata causata da un problema tecnico all’auricolare, non riusciva a sentire la musica e, quindi, come un ordinario ultras, non potendo dare fuoco ai cassonetti o spaccare le vetrine, ha scelto di scalciare il simbolo del Festival, dunque i fiori e tutto il resto. Ma non è finita qui.

Infatti è spuntato il direttore artistico, tale Amadeus, vestito come un domatore al circo equestre, e quasi ha giustificato il bamboccio, invitandolo a tornare sul palco per riproporre il brano. Il pubblico in sala ha ricoperto di fischi e insulti vari il cantante devastatore e l’ex dj divenuto il padrone di Rai 1. Amadeus si è rivolto alla sala chiedendo comprensione e dimenticando, lui per primo, che gli spettatori versano denaro per assistere allo spettacolo e non allo scempio.

Per fortuna è intervenuto, con la saggezza della normalità, Gianni Morandi, che prima ha provveduto a spazzare con la scopa il palco e poi ha ricordato ad Amadeus, perché riferisse al complice, che sarebbe bastato sospendere l’esibizione per provvedere a sistemare l’inconveniente dell’audio. Nel frattempo non sono arrivate le scuse né dell’invasato né del presentatore impegnato a proseguire nello show.

Il giorno dopo, su Rai 1, timide critiche al ragazzino bresciano, la rockstar va capita, l’adrenalina, l’emozione, la rava, la fava e, soprattutto, il risultato degli ascolti, un bel 62 per cento di share, 7 punti in più dell’anno scorso. Ma 3 milioni in meno di spettatori. Spiegazione: fino alle ventidue e trenta, in contemporanea, si esibiva la Juventus che il suo popolo di ultras se li porta sempre appresso, negli stadi e davanti alla tivvù. Anche se trattasi di Dazn, roba da imitare Blanco.

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