Dedicato ai trombettieri del regime che occupano i tg del servizio pubblico per raccontarci tutti i giorni a pappagallo di questa Italia in grande ripresa, di questo nuovo Rinascimento meloniano, contro la cattiveria bugiarda dei gufi e dei disfattisti (magari pure comunisti, come se esistessero ancora).
Alle volte le chiacchiere stanno a zero. Dovrebbero. Di sicuro dovrebbero stare a zero di fronte ai fatti e ai numeri. E allora basta così: allego il semplice documento che parla più di tante chiacchiere e di tante veline governative. Per fortuna o per sfortuna, in economia certi grafici si commentano da soli. Questo (fonte Ocse, non Bar Sport) sull’andamento negli anni delle nostre entrate dice chiaramente come sta messa l’Italia (PPS è l’acronimo di “purchasing power standard”, moneta artificiale che consente di confrontare i redditi tra i diversi Paesi).
E’ persino superfluo sottolineare che il desolante risultato certo non è colpa della Meloni, solo un idiota potrebbe sostenere una fesseria del genere. Caso mai, il regime meloniano ha la colpa specifica di raccontare tutta un’altra storia, intrisa di demagogia e propaganda, come usava una volta da queste parti, in zona Ventennio. Assieme ai giovani (migliori) che scappano, vale più di tutto e fa cassazione questo dato sulle entrate dei cittadini italiani, confrontate con quelle degli altri europei.
In un Paese appena appena rispettabile, sarebbe un buon motivo quanto meno per tacere. Ma da noi non sarà così. Le chiacchiere non stanno mai a zero, nemmeno davanti all’evidenza.
Certamente non tutti gli errori sono da addebitare a questo governo, si può e si deve però affermare senza dubbio alcuno, che questi governanti espongono una falsa e contraffatta realtà di quel che in Italia succede. Ci vogliono far credere che va tutto bene, e sono lontanissimi da quella pesante realtà che è sotto gli occhi di tanti cittadini.