Anche i Pooh, per evitare la pubblicità occulta che, sapete, in tivvù e in Rai è severamente proibita (evitare risate perditempo), anche i Pooh al festival del ‘90 dunque cambiarono il testo del loro Uomini soli, correggendo “Perduti nel Corriere della Sera” in “Perduti nel giornale della sera”.
Ma adesso viene il bello della diretta, Bella Stronza, titolo elegante di un noto brano del fiorentino Marco Masini, oggi considerato misogino e sessista, verrà rivisto, modificato in linea con i tempi, l’interpretazione nel duetto con Fedez (lui sì non turba il politicamente corretto…) non provocherà allergie, denunce e reclami vari.
Per la proprietà transitiva dell’imbecillità presumo che Edoardo Vianello sia costretto a intervenire su I Watussi: “… ci sta un popolo di negri… gli altissimi negri… quello più basso è alto due metri…”, figuratevi poi chi dovrà mettere mano a La pelle nera di Nino Ferrer: ”… arrostire un negretto ogni tanto con la massima serenità..”, aggiungo la coppia Carosone-Ferri : ”… che bella pansé che tieni, che bella pansé che hai, me la dai, me la dai la tua pansé…”, chiedere a Rettore di cambiare ”…il cobra non è un serpente ma un pensiero frequente che diventa indecente quando vedo te…”, avvisate Malgioglio per il suo: “…Coglimi, frutto fresco io sarò, bevimi, la tua sete asciugherò, cacciami, tanto ormai lo voglio io, lo voglio io, completo io, e se ti basta un’ora, sbucciami e la tua bocca addolcirò..”, non dimentico Marcella Bella: ”…Allora violentami, violentami, violentami Miao”, concludo con Nadia Cassini e la sua memorabile “A Chi la do stasera”.
Roba piccola che avrebbe provocato turbe nel bravo presentatore Conti Carlo, il quale in onore di chissà quale ipocrito suggerimento ha chiesto e ottenuto di rivedere Bella Stronza. Io al massimo avrei tolto l’aggettivo.
Post scriptum: vi segnalo Serenata, presentata a Sanremo 1991 da Marco Carena. Correte a leggere il testo e, soprattutto, la furbissima cantata.